Catania-Nocerina 2-0: l'ultima vittoria etnea a Cosenza è datata 1987/88
- di Salvatore Emanuele
- 01 Dec 2016 1:09
Il ricordo dell'ultimo successo degli etnei al San Vito di Cosenza. All'interno le immagini dell'incontro
MARINI E BORGHI
Sul finire degli anni ottanta il Catania ha rischiato seriamente di sprofondare nella vecchia Serie C2 ancor prima di conquistarla sul campo, al termine della stagione 1994/95, dopo la faticosa scalata generata dalle isterie del Palazzo dell’estate 1993. Si tratta del campionato 1987/88, annata piena di sofferenza e cambiamenti tra campo, panchina e vertice societario. L’Elefante, fresco di retrocessione in C1, parte con Angelo Massimino al timone societario e Osvaldo Jaconi in panchina, per poi finire con Angelo Attaguile (nuovo presidente del sodalizio etneo dal 30 ottobre 1987) e Bruno Pace in panchina; senza dimenticare, per dovere di cronaca, l’intermezzo di Pietro Santin in panca, tra la decima e la ventiduesima giornata. Dopo una stagione vissuta ad annaspare nei bassifondi, con Brindisi e Nocerina a spartirsi la pericolosissima e altrettanto scomodissima terz’ultima posizione, i rossazzurri si giocano la permanenza contro i molossi in gara secca.
È il 12 giugno 1988, il Catania di Bruno Pace, sostenuto dal calore e dalla passione di ottomila sostenitori catapultatisi dal cuore dell’Etna, parte coi favori del pronostico rispetto ad una Nocerina alle prese con degli evidenti problemi societari. Nonostante ciò, però, i rossoneri di Campania rievocano ricordi infausti legati allo spareggio promozione di dieci anni prima perso dagli etnei in quel di Catanzaro. A differenza del 18 giugno 1978, stavolta si gioca al “San Vito di Cosenza. Oltre allo stadio designato per lo spareggio, cambia anche il risultato finale: le reti di Giancarlo Marini, in apertura di gara, e di Carletto Borghi, in avvio di ripresa, permettono al Catania di salvare la categoria. Ad oggi, il 2-0 di ventotto anni fa, rappresenta l’ultima affermazione degli etnei in quel di Cosenza.
CATANIA-NOCERINA 2-0
Sul finire degli anni ottanta il Catania ha rischiato seriamente di sprofondare nella vecchia Serie C2 ancor prima di conquistarla sul campo, al termine della stagione 1994/95, dopo la faticosa scalata generata dalle isterie del Palazzo dell’estate 1993. Si tratta del campionato 1987/88, annata piena di sofferenza e cambiamenti tra campo, panchina e vertice societario. L’Elefante, fresco di retrocessione in C1, parte con Angelo Massimino al timone societario e Osvaldo Jaconi in panchina, per poi finire con Angelo Attaguile (nuovo presidente del sodalizio etneo dal 30 ottobre 1987) e Bruno Pace in panchina; senza dimenticare, per dovere di cronaca, l’intermezzo di Pietro Santin in panca, tra la decima e la ventiduesima giornata. Dopo una stagione vissuta ad annaspare nei bassifondi, con Brindisi e Nocerina a spartirsi la pericolosissima e altrettanto scomodissima terz’ultima posizione, i rossazzurri si giocano la permanenza contro i molossi in gara secca.
È il 12 giugno 1988, il Catania di Bruno Pace, sostenuto dal calore e dalla passione di ottomila sostenitori catapultatisi dal cuore dell’Etna, parte coi favori del pronostico rispetto ad una Nocerina alle prese con degli evidenti problemi societari. Nonostante ciò, però, i rossoneri di Campania rievocano ricordi infausti legati allo spareggio promozione di dieci anni prima perso dagli etnei in quel di Catanzaro. A differenza del 18 giugno 1978, stavolta si gioca al “San Vito di Cosenza. Oltre allo stadio designato per lo spareggio, cambia anche il risultato finale: le reti di Giancarlo Marini, in apertura di gara, e di Carletto Borghi, in avvio di ripresa, permettono al Catania di salvare la categoria. Ad oggi, il 2-0 di ventotto anni fa, rappresenta l’ultima affermazione degli etnei in quel di Cosenza.
CATANIA-NOCERINA 2-0