Catania-Melfi, precedenti: Nel segno di Russotto

Andrea Russotto

Andrea Russotto 

Il racconto dell'unico precedente in terra siciliana tra le due formazioni. All'interno le immagini del match

LA PRIMA VOLTA
È un pomeriggio di primavera al “Massimino”, anche se, tra temperatura e posta in palio, sembra di essere in piena estate: si gioca per la terzultima giornata di campionato e l’obiettivo stagionale (la salvezza) è ancora da conquistare. In campo, i rossazzurri di mister Checco Moriero, reduci dalla sconfitta di misura in quel di Benevento, hanno necessariamente bisogno di battere il Melfi nel primo storico incrocio tra le due squadre in terra siciliana.I lucani, ancor più disperati, inseguono gli etnei a tre punti di distanza, ma nonostante tutto provengono da tre risultati utili di fila (vittoria sul Matera, doppio pareggio con Paganese e Cosenza). Mancano ancora 240’ allo scadere della regular season ma nell’aria l’odore pesante della ‘partita della vita’ è palpabile.

Il Catania parte subito forte e dopo appena sette minuti trova il gol del vantaggio con una rete da cineteca di Andrea Russotto: dribbling volante su un difensore gialloverde, e sinistro di prima intenzione scoccato dal limite della porta lucana, con il pallone che s’insacca imparabilmente alla destra della porta difesa da Santurro. Una rete, di pregevole fattura, che ricorda vagamente quella realizzata da Orazio Russo contro il Vicenza nel 2-2 del 2005. Per l’ex napoletano, dopo le due reti siglate nella gara di andata (conclusa sul 3-3 all’Arturo Valerio), si tratta della terza rete in stagione segnata al Melfi. Nei minuti successivi gli etnei provano a raddoppiare, ma Calderini prima e Calil poi non riescono nell’impresa. Pian piano viene fuori anche il Melfi, impensierendo di tanto in tanto la porta di un sempre vigile Luca Liverani. Si va al riposo sull1-0 per il Catania e con la sensazione che nella ripresa ci sarà da soffrire.

Pronti via gli etnei sfiorano subito il 2-0 con Bombagi, ma la conclusione dell’ex Juve Stabia è imprecisa. Il raddoppio tarda ad arrivare e, al minuto 72, in un modo o nell’altro, il Melfi dà una mano al Catania, con Cason che si fa cacciare fuori per un fallo su Russotto lasciando i lucani in dieci. In vantaggio di un gol e di un uomo i rossazzurri provano a chiudere la partita, ma Calil e Plasmati confermano la scarsa prolificità dell’attacco catanese. Tra stanchezza e sofferenza, per la paura di beccare un gol che potrebbe essere letale, si arriva al triplice fischio dell’arbitro Guccini di Albano Laziale con la sola soddisfazione di aver conquistato tre punti pesantissimi in una gara nella quale c’è ben poco da salvare...


CATANIA, 24 APRILE 2016: CATANIA-MELFI 1-0

CATANIA (4-2-3-1): Liverani; Pelagatti, Bergamelli, Bastrini, Nunzella; Di Cecco (73' Plasmati), Castiglia; Russotto ( 85' Parisi), Bombagi, Calderini(56' Agazzi); Calil. A disp.: Logofatu, Bastianoni, Ferrario, Parisi, Agazzi, Pessina, Falcone, Lupoli, Gulin, Plasmati. All: Moriero

MELFI (4-2-3-1): Santurro; Annoni, Cason, Petta, Giron; Giacomarro, Maimone; Canotto, Finazzi (Zane),Masini (Tortolano); Longo (Soumarè).A disp.: Gagliardini, Colella, De Montis, Petricciuolo, Soumarè, Amelio, Zane, Ingretolli, Boscolo, Tortolano, Annesse, Masini. All: Ugolotti

ARBITRO: Guccini di Albano Laziale

RETE: al 7' Russotto