Catania-Juve Stabia, presentazione: alleggerire la zavorra

 

La presentazione della gara tra etnei e campani...

Partire come l’anno scorso
Per la seconda stagione consecutiva il Catania si presenta ai nastri di partenza del campionato di Lega Pro con una forte penalizzazione. L’anno scorso si partì con -9 – successivamente incrementato a -11 e, infine, convertito a -10 – mentre sulla griglia di partenza del torneo 2016-17 saranno 6 i punti ‘sottratti’ alla causa rossazzurra, per via del Caso Castro. A questi, bisogna aggiungerne anche un settimo, derivante dal deferimento per irregolarità CO.VI.SO.C.

Insomma, punto più punto meno, per l’Elefante, sarà nuovamente partenza in salita figlia dei tanti disastri fatti nelle ultime stagioni a dir poco scellerate. Una zavorra dal peso considerevole da alleggerire nel minor tempo possibile, così come fatto lo scorso anno dagli etnei di Pancaro, capaci di liquidare la ‘pratica’ con tre successi di fila contro Matera, Monopoli (entrambi in trasferta) ed Ischia in casa. Una partenza bruciante, rivelatasi, lungo il cammino, un fuoco di paglia.

A Pino Rigoli il compito di emulare lo sprint iniziale di quel Catania, provando a fare decisamente meglio rispetto a quanto fatto nei successivi tre quarti di campionato. La squadra allestita dall’ad Pietro Lo Monaco – nuovamente nella ‘stanza dei bottoni’ di Via Magenta dopo le esperienze agrodolci di Genoa, Palermo e Messina – appare più omogenea ed assortita rispetto a quella imbastita (tra mille difficoltà, è giusto ribadirlo) dalla ‘triade’ Bonanno-Ferrigno-Pitino.

Prima montagna da scalare, l’ambiziosa Juve Stabia dell’ex ascolano Gaetano Fontana, squadra considerata dagli addetti ai lavori come possibile sorpresa. Parola al campo.