Catania-Juve Stabia 1-0: le pagelle dei rossazzurri

Rosaia, altra prestazione più che sufficiente

Rosaia, altra prestazione più che sufficiente 

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine della gara di Lentini.

MARTINEZ voto 7: Se le due respinte sul finale del primo tempo, fra il 36’ e il 38’, su Mastalli prima e Romero poi, non sono stilisticamente perfette (tant’è che concedono agli ospiti due “comode” ribattute) gli interventi al 24’ e al 47’ della ripresa, sempre sui ‘soliti’ frombolieri campani, risultano efficaci e decisivi alla fine della vittoria finale.

TONUCCI voto 8: Un muro, l’ultimo baluardo di una difesa sempre più granitica. Sblocca la partita al 23’ con un tocco ravvicinato sulla linea di porta, firma il bis con una conclusione rabbiosa che sbatte due volte sulla traversa ed oltrepassa la linea , ma non viene convalidata alla pessima quaterna arbitrale. In difesa le prende tutte lui. Con il suo carattere spiccato si propone come un possibile leader della squadra. Anzi, già lo è…

CLAITON voto 7: Altra prestazione di personalità quella fornita dall’esperto difensore brasiliano, sempre più “regista” del reparto arretrato. Anche lui, in qualche modo, entra nell’azione del gol, sfiorando la sfera col tacco prima che giunga sui piedi di Tonucci.

SILVESTRI voto 7: Punizione di Rosaia sul secondo palo, pronto inserimento dell’ex trapanese sul secondo palo: lo schema già visto con il Monopoli si ripete e…risulta nuovamente vincente. Ieri in gol, oggi come sponda. Bene anche in difesa, in particolar modo al minuto 36 del primo tempo, quando spazza lontano una corta respinta di Martinez sulla bordata di Mastalli.

ALBERTINI voto 6: Dopo la buona prestazione sulla corsia mancina di Monopoli, l’ex Virtus Francavilla ritorna sulla sua porzione di campo preferita, fascia destra, alternando cose buone ad altre meno buone. Nel primo tempo mette nel cuore dell’area campana un paio di cross interessanti, tuttavia non sfruttati dai compagni. In fase difensiva sbaglia qualche controllo di troppo.

WELBECK voto 6,5: Dopo l’ottima prestazione di Monopoli si guadagna una maglia da titolare, confermando quanto di buono fatto al “Veneziani”. Al terzo il suo intervento, deciso ma pulito, su Romero strappa i primi applausi dei pochi intimi presenti. Perfetto in fase di interdizione, più disciplinato tatticamente rispetto alla scorsa (tormentata) stagione.
41’ st VICENTE s.v.: Impossibile dare un giudizio considerati i pochi minuti trascorsi in campo.

ROSAIA voto 7: Altra conferma. Ringhia su tutti i palloni, senza alcun timore. Corre e cuce, cuce e corre, come un forsennato. Punto di riferimento.

ZANCHI voto 6: Prestazione molto accorta quella fornita dal numero 29. Nel primo tempo soffre l’intraprendenza di Garattoni. Nella ripresa si segnala in un paio di sortite offensive, in particolar modo, al minuto 19, quando serve una bella palla ad Emmausso.

BIONDI voto 6: Schierato nel tridente d’attacco, come esterno, il numero 21 rossazzurro non riesce ad essere ficcante ed incisivo così come spesso fatto nella scorsa stagione. Corre tantissimo, ma non riesce a dare quel qualcosa in più in avanti. Da uno come lui, con le sue qualità tecniche, ci si attende di più.
31 st IZCO voto 6: Entra benissimo in partita, dando vita ad un paio di ripartenze assai pericolose, una delle quali non sfruttata a dovere da Pecorino. La vittoria, contro la sua ex squadra, è il modo più dolce per festeggiare le 239 presenze in rossazzurro che gli “regalano” il quarto posto solitario nella classifica dei più presenti con la casacca dell’Elefante, a +1 su un certo Beppe Mascara.

SARAO voto 6,5: Un lottatore, uno che combatte con ardore fino a quando resta in campo. Di lui non si ricordano tiri verso la porta di Tomei, ma un lavoro stremante a tutto campo. Esce dal campo esausto.
41’ st PECORINO voto 5,5: Al minuto 43 ha sui piedi la palla del possibile 2-0 che eviterebbe ai compagni una ulteriore dose di sofferenza nei minuti finali, ma la spreca facendosi ipnotizzare da Tomei.

EMMAUSSO voto 5,5: Schierato a sorpresa dal primo minuto l’ex Vibonese dimostra di non essere ancora a livello dei compagni di squadra, sia a livello fisico che tattico. Al 38’ del primo tempo perde una palla sanguinosa che porta alla conclusione pericolosissima di Romero. Ci prova al 12’ della ripresa, ma la sua conclusione è assai velleitaria. Da rivedere.
dal 25’ st REGINALDO voto 6: Rispetto alle gare con Paganese e Monopoli parte dalla panchina e, da subentrato, riesce ad essere più incisivo in avanti. Rimedia il giallo dopo appena due minuti dal suo ingresso in campo, sfiora il gol al 32’ con un pallonetto che si perde di poco a lato. A trenta secondi dalla fine, un suo recupero fin all’altezza del centrocampo, ha il valore di un gol. Prezioso.

RAFFAELE voto 7:Rispetto alla partita di Monopoli il tecnico rossazzurro opta per l’amato 3-4-3, promuovendo dal primo minuto Welbeck, Zanchi ed Emmausso, quest’ultimo in avanti insieme a Biondi e Sarao. Legge benissimo la partita, passando nell’ultimo quarto d’ora al 3-5-2, proteggendo una vittoria assai importante. Il Catania da lui disegnato appare già un gruppo solido e volitivo che si è calato perfettamente nella categoria di appartenenza, ostica e rognosa. Da migliorare la fase offensiva, con un attacco che non riesce ancora a trovare la via della porta. Nonostante ciò, però, l’ex Potenza si gusta la seconda vittoria di fila e la seconda gara senza subire reti: una mini serie utile (alla quale bisogna aggiungere il pari interno con la Paganese) che cancella l’amaro debutto di coppa con il Notaresco. Avanti così!

JUVE STABIA voto 6,5: Squadra ben attrezzata e ben disegnata dal tecnico Pasquale Padalino, con una difesa solida e un centrocampo ordinato ed assai mobile, nel quale fanno un’ottima figura Mastalli, Berardocco e Golfo. Una brutta gatta da pelare, per tutti.

ARBITRO MARINI voto 4: L’arbitro giuliano incappa in una serata tutt’altro che positiva. La svista sul gol non dato a Tonucci – sulla quale è dell’assistente di linea la responsabilità maggiore – è un errore grave che, fortunatamente per i rossazzurri, non influisce sul risultato finale. Lascia correre troppo, dando la sensazione, talvolta, di perdere le redini dell’incontro. Poco convincente la distribuzione dei cartellini, con il primo “giallo” che, addirittura, giunge dopo 71 minuti.