Catania-Casertana 1-2: le dichiarazioni dei protagonisti
- di Giuseppe Cortese
- 30 Dec 2017 6:05
Le parole di D'Angelo, Marchese, Esposito e Semenzato al termine del match tra etnei e campani
Di seguito le dichiarazioni, nel dopogara di Catania-Casertana (1-2 il risultato finale), di Luca D'Angelo (tecnico degli ospiti), Daniel Semenzato, Mirko Esposito e di "Giovannino" Marchese.
Luca D’Angelo (allenatore Casertana)
«Abbiamo dato continuità alla vittoria di sabato scorso, era fondamentale oggi per noi. Penso che abbiamo ampiamente meritato, potevamo anche triplicare, siamo contenti. Non è pensabile venire al "Massimino" e non soffrire per niente. Loro pressavano di più, alla fine hanno messo quattro punte ma noi abbiamo difeso con ordine e oltre ad aver segnato due reti ne abbiamo sbagliate altre due, tre. Mentalmente loro hanno preso un bel cazzotto, hanno preso due gol in 15 minuti e non è facile, poi hanno trovato il gol e hanno provato a pareggiare».
Giovanni Marchese
«Ogni volta che stiamo per raggiungere il Lecce sbagliamo sempre le partite più importanti. Forse per la troppa responsabilità, forse per qualcosa a livello mentale o forse un caso, non lo so. Non ci sta perdere così. Abbiamo giocato malissimo, specie il primo tempo, siamo stati un po’ piatti. L’arbitro sembrava facesse il gioco della Casertana. Su 45 minuti ne abbiamo giocati solo venti, perché loro erano sempre per terra. Su Manneh era rigore, ma con l’arbitro non si poteva parlare oggi. Una squadra come il Catania che ha a favore pochi rigori fa strano. Saremo più forti di tutto e tutti. Oggi siamo stati dei polli! Il portiere loro è stato bravo. Abbiamo fatto tanti cambiamenti, da tre siamo passati a quattro (in difesa, ndr). Si poteva fare qualcosa di più, proveremo a rifarci a Lecce. Ci verrebbe voglia di giocare subito e non fare questa sosta. Chi gioca a calcio e perde vorrebbe giocare l’indomani, giocare dopo venti giorni fa male. Proveremo a vincere a Lecce, come ha fatto la Casertana con noi. Ci crediamo, bisogna far risultato al "Via del Mare". Si gioca sempre per fare risultato. Cerchiamo di evitare gli errori fatti oggi per far bene. Col Lecce sarà decisiva se dovessimo perdere, perché ci porteremmo a meno 7 e poi dovremo anche riposare. Quindi andremo lì per vincere, quantomeno non si deve perdere».
Daniel Semenzato
«Sapevamo tutti che era una battaglia, purtroppo è andata male. Ora stacchiamo la spina e ricarichiamo le energie per Lecce. Prendere due gol nel primo quarto d’ora ci ha condizionati abbastanza, soprattutto il primo, ci ha demoralizzati. Non è la prima volta che ci capita di prendere il Lecce e non approfittarne. Loro erano dietro la linea della palla, ci aspettavano. Non ho problemi a giocare dove c’è bisogno. Quest’anno c’è stato fischiato abbastanza contro e oggi non ho visto un arbitro all’altezza».
Mirko Esposito
«Vanno fatti i complimenti agli avversari. Padovan è stato cinico, ha fatto due gol importanti e poi sono stati bravi a difendersi. Noi dobbiamo migliorare. Ripa ha toccato solo due palloni e Curiale ha avuto poche palle pulite da poter sfruttare. Ci è mancato un pizzico di cinismo in più perché le nostre occasioni le abbiamo avute. Il campionato è lungo e sono convinto che diremo la nostra. Dovevamo essere più bravi sugli esterni per mettere in condizione Curiale e Ripa di andare a rete.
Sembrava che loro giocassero in casa e noi in trasferta. Invece è un caso che loro oggi abbiano fatto risultato, per nostro demerito. Vogliamo ripartire subito, ci saremmo allenati anche tra un’ora. A Lecce se loro saranno più bravi di noi gli daremo la mano altrimenti poi si vedrà. Il pubblico ha tante aspettative in noi. Dobbiamo crederci anche noi, siamo il Catania e dobbiamo imporci in tutti i campi portando tutti gli episodi, positivi e negativi, dalla nostra parte. Quando sono arrivato qua mi aspettavo di passare le feste sereno e di guardare gli altri dall’alto verso il basso. Passerò le feste col rammarico di aver perso oggi e di non aver sfruttato le occasioni per agganciare o avvicinarci ulteriormente al Lecce. Siamo una squadra che non ha mezze misure, o vinciamo o perdiamo, noi giochiamo tutte le partite per vincere. In casa abbiamo perso due partite, ma dobbiamo metterci in testa che qui non deve passare nessuno».
Luca D’Angelo (allenatore Casertana)
«Abbiamo dato continuità alla vittoria di sabato scorso, era fondamentale oggi per noi. Penso che abbiamo ampiamente meritato, potevamo anche triplicare, siamo contenti. Non è pensabile venire al "Massimino" e non soffrire per niente. Loro pressavano di più, alla fine hanno messo quattro punte ma noi abbiamo difeso con ordine e oltre ad aver segnato due reti ne abbiamo sbagliate altre due, tre. Mentalmente loro hanno preso un bel cazzotto, hanno preso due gol in 15 minuti e non è facile, poi hanno trovato il gol e hanno provato a pareggiare».
Giovanni Marchese
«Ogni volta che stiamo per raggiungere il Lecce sbagliamo sempre le partite più importanti. Forse per la troppa responsabilità, forse per qualcosa a livello mentale o forse un caso, non lo so. Non ci sta perdere così. Abbiamo giocato malissimo, specie il primo tempo, siamo stati un po’ piatti. L’arbitro sembrava facesse il gioco della Casertana. Su 45 minuti ne abbiamo giocati solo venti, perché loro erano sempre per terra. Su Manneh era rigore, ma con l’arbitro non si poteva parlare oggi. Una squadra come il Catania che ha a favore pochi rigori fa strano. Saremo più forti di tutto e tutti. Oggi siamo stati dei polli! Il portiere loro è stato bravo. Abbiamo fatto tanti cambiamenti, da tre siamo passati a quattro (in difesa, ndr). Si poteva fare qualcosa di più, proveremo a rifarci a Lecce. Ci verrebbe voglia di giocare subito e non fare questa sosta. Chi gioca a calcio e perde vorrebbe giocare l’indomani, giocare dopo venti giorni fa male. Proveremo a vincere a Lecce, come ha fatto la Casertana con noi. Ci crediamo, bisogna far risultato al "Via del Mare". Si gioca sempre per fare risultato. Cerchiamo di evitare gli errori fatti oggi per far bene. Col Lecce sarà decisiva se dovessimo perdere, perché ci porteremmo a meno 7 e poi dovremo anche riposare. Quindi andremo lì per vincere, quantomeno non si deve perdere».
Daniel Semenzato
«Sapevamo tutti che era una battaglia, purtroppo è andata male. Ora stacchiamo la spina e ricarichiamo le energie per Lecce. Prendere due gol nel primo quarto d’ora ci ha condizionati abbastanza, soprattutto il primo, ci ha demoralizzati. Non è la prima volta che ci capita di prendere il Lecce e non approfittarne. Loro erano dietro la linea della palla, ci aspettavano. Non ho problemi a giocare dove c’è bisogno. Quest’anno c’è stato fischiato abbastanza contro e oggi non ho visto un arbitro all’altezza».
Mirko Esposito
«Vanno fatti i complimenti agli avversari. Padovan è stato cinico, ha fatto due gol importanti e poi sono stati bravi a difendersi. Noi dobbiamo migliorare. Ripa ha toccato solo due palloni e Curiale ha avuto poche palle pulite da poter sfruttare. Ci è mancato un pizzico di cinismo in più perché le nostre occasioni le abbiamo avute. Il campionato è lungo e sono convinto che diremo la nostra. Dovevamo essere più bravi sugli esterni per mettere in condizione Curiale e Ripa di andare a rete.
Sembrava che loro giocassero in casa e noi in trasferta. Invece è un caso che loro oggi abbiano fatto risultato, per nostro demerito. Vogliamo ripartire subito, ci saremmo allenati anche tra un’ora. A Lecce se loro saranno più bravi di noi gli daremo la mano altrimenti poi si vedrà. Il pubblico ha tante aspettative in noi. Dobbiamo crederci anche noi, siamo il Catania e dobbiamo imporci in tutti i campi portando tutti gli episodi, positivi e negativi, dalla nostra parte. Quando sono arrivato qua mi aspettavo di passare le feste sereno e di guardare gli altri dall’alto verso il basso. Passerò le feste col rammarico di aver perso oggi e di non aver sfruttato le occasioni per agganciare o avvicinarci ulteriormente al Lecce. Siamo una squadra che non ha mezze misure, o vinciamo o perdiamo, noi giochiamo tutte le partite per vincere. In casa abbiamo perso due partite, ma dobbiamo metterci in testa che qui non deve passare nessuno».