Catania: 4-3-3 o 4-4-2? E' questo il dilemma...di Baldini

Mister Baldini

Mister Baldini 

La partenza di Maldonado aumenta le probabilità di un cambio di modulo che era già parzialmente in atto.

Maldonado cardine del 4-3-3, in sua assenza provato il 4-4-2
Nelle conferenze ha sempre voluto sottolineare che per lui non esistono moduli ma "occupazioni di spazi". Eppure mister Baldini non può nascondersi dietro un dito. Da quando è arrivato a Catania (ed andando a ritroso, il discorso potrebbe estendersi a tutta la sua carriera da trainer), il tecnico originario di Massa ha quasi sempre disposto i suoi in campo con il 4-3-3. Sia nella scorsa stagione che in quella attuale il principale punto di riferimento in questo sistema di gioco (oltre alle due catene laterali) è stato Luis Maldonado, a cui è stato affidato il delicato compito di fungere da play basso e dettare i tempi di gioco. Ruolo che l'ecuadoregno non sempre ha interpretato al meglio, soprattutto nel campionato in corso, tant'è che la sua cessione al Catanzaro non è stata particolarmente rimpianta dalla tifoseria, anzi per alcuni ha rappresentato quasi un sollievo. Ma è pur sempre una cessione importante in quanto riguarda un giocatore che nei piani del tecnico era un titolare nonché una pedina chiave nell'impianto tattico.
Ciò lo si nota anche da quelle che sono state le scelte di Baldini nelle uniche partite in cui Maldonado non è stato impiegato tra i titolari nella stagione in corso. Nelle prime due occasioni, contro Juve Stabia e Vibonese, il tecnico ha mantenuto inalterato il modulo schierando la naturale alternativa all'ex Arzignano, ovvero Cataldi, che è un mediano. Il ragazzo cresciuto nella Roma, però, ha in comune con Maldonado soltanto il posizionamento sul terreno di gioco. Per il resto è un giocatore completamente differente. Molto più strutturato fisicamente, deputato più alla fase difensiva che a quella di costruzione, un normalizzatore e non certo un regista. Sicché in tempi più recenti, contro Potenza e Latina, Baldini ha preferito cambiare direttamente modulo, utilizzando quel 4-4-2 (o 4-2-4 in fase offensiva) che stava già sperimentando da tempo a partita in corso, con alterne fortune, con due "mastini" come Rosaia e Greco a cantare e portare la croce. 4-4-2 che è stato riproposto, con lo stesso Maldonado in mezzo, in occasione dell'ultima partita ufficiale disputata dagli etnei, quella dello scorso 22 dicembre contro il Monopoli. Segno che, a prescindere dal centrocampista sudamericano, ormai Baldini è stuzzicato da questo modulo di gioco che gli consente, tra l'altro, di poter schierare un attacco pesante composto da Moro e Sipos e di attuare un gioco più diretto e a tratti più efficace in avanti, anche se con i soliti grattacapi che affliggono la fase difensiva.

Tra giocatori in organico e voci di mercato la direzione intrapresa sembra quella del 4-4-2
E allora in che direzione si va adesso? La sensazione è che il tecnico non abbia ancora fatto una scelta definitiva e forse non la farà mai, in modo tale da tenersi buone entrambe le alternative ed utilizzarle all'occorrenza a seconda degli uomini a disposizione e delle caratteristiche dell'avversario. E' pur vero che, se dal mercato non dovesse arrivare un vero e proprio play, il 4-3-3 avrebbe sempre meno chance di essere utilizzato dal primo minuto. Come dicevamo, in assenza di Maldonado in quel ruolo ha giocato il solo Cataldi, il quale pur giocando bene ha evidenziato caratteristiche incompatibili col proposito di tenere sempre in mano il pallino del gioco. Cataldi potrebbe tornare molto utile da mezzala che "randella" o da mediano basso in un 4-2-4, mentre l'unico che nell'organico etneo potrebbe in qualche modo fare le veci di Maldonado davanti alla difesa è Provenzano, che infatti è stato impiegato in questo ruolo e con queste prerogative nei finali di gara. Ma da qui a trasformarlo in pianta stabile in un regista da impiegare sempre dal 1' ce ne passa.
Un nome che è stato accostato al Catania è quello di Simonetti, giovane scuola Roma che ha appena rescisso col Piacenza. Si tratta un giocatore duttile, paragonato a Florenzi per la sua capacità di adattarsi indifferentemente al ruolo di esterno destro a tutta fascia (può fare sia il terzino che il tornante) ed a quello di mezzala di spinta. Se dovesse approdare alla corte di Baldini, andrebbe a corroborare l'ipotesi 4-4-2, potendo essere utilizzato al posto del partente Calapai ed anche più avanti sulla stessa fascia, laddove ultimamente è stato spesso impiegato Albertini, che a sua volta potrebbe arretrare nuovamente il raggio d'azione. Non considerando un altro possibile esubero come Piccolo, a destra il Catania può contare anche su Biondi, che ritroverebbe il suo ruolo naturale, mentre dall'altro lato, oltre all'intoccabile Russini, c'è l'altro preziosissimo jolly che risponde al nome di Greco. Con l'esperto Russotto pronto a tappare buchi e mettersi a disposizione a gara in corso da una parte e dall'altra.
Ancora mancano dieci giorni di mercato, col Catania che da qui ad allora scenderà due volte in campo, dunque ogni previsione e valutazione è suscettibile di ripensamento. Ma ad oggi gli indizi vanno nella direzione di un graduale (e comunque mai definitivo) passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2.