Biagianti: "Noi siamo il Catania! Teniamo tanto alla maglia"

Il capitano rossazzurro Marco Biagianti

Il capitano rossazzurro Marco Biagianti 

Le dichiarazioni di Marco Biagianti in vista della sfida di sabato sera al "Granillo" contro la Reggina

Nel pomeriggio di oggi è intervenuto in conferenza stampa a Torre del Grifo il capitano della formazione rossazzurra Marco Biagianti. In questo primo scorcio di stagione il numero 27 ha giocato 6 gare realizzando una rete in occasione del big match della terza giornata contro il Lecce, gara giocata al "Massimino" e terminata 3-0 per gli etnei; Marco siglò il gol del vantaggio. Sono 194 le presenze di Biagianti con la maglia dell’elefante tra Serie A, C e Coppa Italia, 6 le realizzazioni. A poco più di 48 ore dal match con la Reggina, di sabato 28 ottobre alle 20.30 allo stadio "Granillo" di Reggio Calabria, il capitano si è soffermato sulla gara persa sabato scorso contro la Sicula Leonzio, su qualche polemica scaturita da quel confronto, passando per la prossima sfida in terra calabrese.

«Siamo arrabbiati e delusi da noi stessi per la prestazione che abbiamo fatto sabato, non è stata una prestazione da Catania. Abbiamo tanta voglia di riscattarci e ricominciare. In questa settimana ci siamo confrontati e abbiamo capito cosa fare e non fare per la prossima partita. Le sconfitte non devono mai arrivare, era una partita che volevamo vincere per avere continuità e anche con un pareggio l’avremmo avuta. Ma ci deve servire come lezione, perché non ci sono partite semplici. Avevamo fatto sei vittorie importanti anche dal punto di vista caratteriale. Ogni partita va affrontata con la giusta cattiveria. È una lezione che ci servirà per il futuro quella di sabato».

«Siamo una delle squadre favorite per vincere il campionato, ma soprattutto in Serie C conta tanto l’agonismo e la fame di ogni singola partita. Noi la fame ce l’avevamo, ma quando entri inconsciamente senza la fame e senza la cattiveria puoi fare male con qualsiasi squadra. Devi affrontare tutti al massimo e con la voglia di vincere. È arrivato un passo falso che nessuno di noi si aspettava, ma è arrivato. Sappiamo che dobbiamo migliorare molto e dove dobbiamo migliorare. L’entusiasmo della piazza ci può dare qualcosa in più, ce ne ha dato tanto durante le sei vittorie di fila, però ci vuole equilibrio, soprattutto da parte della stampa. Dobbiamo aiutarci tutti quanti, una sconfitta non può cancellare tutto quello che di buono abbiamo fatto, bisogna andare tutti dalla stessa parte. Nonostante la sconfitta la gente ci ha applaudito, però sono andato a far la spesa e una signora mi ha detto: “ma è vero sta cosa che ve la siete giocata?” Basta pensare ancora a queste cose! Capisco quello che è successo in passato, ma noi siamo 24 giocatori e 24 tifosi, si è visto a Siracusa. Poi ci sono i tifosi delusi e le "cucche" che non vedono l’ora che succeda qualcosa».

«È un campionato che non ti aspetta, bisogna dare sempre il massimo. Noi nello spogliatoio abbiamo tre cartelli dove vi sono un tot. di vittorie, un tot. di sconfitte e un tot. di pareggi da fare e noi dobbiamo seguire questa strada. Dobbiamo lavorare con la consapevolezza che possiamo fare bene».

«Noi siamo il Catania, una società e una città importante, veniamo visti in maniera diversa dagli avversari. Ogni società fa la giornata dei colori della città quando ci incontrano, e fanno il pienone ogni partita».

«Sabato nonostante le difficoltà avute non abbiamo mai mollato. Questa squadra tiene tanto alla maglia e l’ha dimostrato, cerchiamo di non avere le pause dell’anno scorso. Anche una sconfitta per come arrivata fa vedere che comunque non abbiamo mollato».

«Come dicono il mister e il direttore siamo tanti, 24, ma siamo una rosa importante. Non è facile avere una rosa come la nostra con giocatori importanti in panchina. E questa è la nostra forza, tutti abbiamo un obiettivo comune, chi gioca e chi non gioca e questo è quello che ci deve far fare la differenza quest’anno».

«Abbiamo giocatori che nelle loro ex squadre erano capitani, quindi sono bravi a trascinare i compagni e ovviamente hanno tanta esperienza in Serie C e questo è importante sia per i più giovani che per chi non ha mai fatto il campionato del sud».

«Volevo condividere il gesto della F.I.G.C. per quanto riguarda i fatti accaduti in settimana e siamo vicini alla comunità ebraica».