Bagarre promozione: Lecce, Trapani e Catania a chi la B?

La corsa promozione verso la B (Grafico: Bruno Marchese)

La corsa promozione verso la B (Grafico: Bruno Marchese) 

Dal possibile +9 del Lecce all'attuale +4. Il racconto delle ultime tre giornate di campionato e uno sguardo sul futuro...

Uno stillicidio di emozioni
Alla vigilia della scorsa settimana, riempita a tappo da tre turni di campionato in otto giorni, la classifica del Girone C di terza serie vedeva in testa, a quota 60, un Lecce - capolista solitaria dall’ottava giornata di andata – che dall’alto dei sette punti di vantaggio sulla coppia Trapani e Catania guardava con sicurezza le restanti nove giornate (otto le gare per i salentini) rimaste in calendario. Domenica 18 marzo, alle ore 14:30, granata e rossazzurri giocando entrambe in casa e in contemporanea, rispettivamente contro Bisceglie e Reggina. Le sorprese non mancano. Al “Massimino” Davis Curiale risolve la pratica calabrese, mentre al “Provinciale” una doppietta del biscegliese Eugenio D’Ursi impone un clamoroso 2-2 alla truppa di Calori. Il Catania stacca il Trapani di due, portandosi temporaneamente a -4 dal Lecce atteso il giorno dopo dall’insidiosissima trasferta di Cosenza. L’illusione di rosicchiare qualche punticino ai giallorossi del Salento sfuma ad un quarto d’ora dalla fine quando il palermitano Andrea Saraniti, in sospetta posizione di fuorigioco, gela il “Marulla” ed i tifosi di Catania e Trapani in collegamento con un gol che vale i tre punti per gli uomini di Liverani. È lunedì 19 marzo, il giorno di San Giuseppe, e la corsa al primo posto sembra definitivamente chiusa, con il Lecce che sale a 63 (sempre con una partita in più), Catania secondo con 56 punti, Trapani addirittura a 9 punti dalla vetta.

Dalla delusione di Bisceglie... 



Match-ball fallito
Due giorni più tardi è di nuovo campionato. Mercoledì 21 marzo si gioca l’ultimo turno infrasettimanale della stagione. Apre le danze, nel primo pomeriggio, il Trapani. Sul neutro di Siracusa i granata, rimasti in dieci per via dell’espulsione di Silvestri, faticano più del dovuto per avere la meglio sul derelitto Akragas. Tre punti di platino, firmati dalla rete di Polidori a venti dal termine, che permettono ai trapanesi di scavalcare temporaneamente il Catania. Qualche ora più tardi, a Bisceglie, scendono in campo i rossazzurri di Lucarelli, con la consapevolezza di non poter fallire. In avvio di ripresa Maks Barisic sblocca la contesa illudendo gli etnei di un controsorpasso sui cugini d’estremo occidente. L’illusione sfuma al 91’ quando il nerazzurro Delvino firma la rete del pari. Trapani e Catania chiudono la trentunesima giornata appaiate a 57 punti, a 6 punti dalla vetta, con i granata secondi per via del vantaggio derivante dall’aver vinto lo scontro diretto. La notte del 22 marzo, al “Via del Mare”, la sfida contro la Fidelis Andria ha per il Lecce i chiari connotati del match-ball: in caso di vittoria, infatti, i salentini si porterebbero a +9 dalle siciliane. Nel giro di una decina di minuti scarsi, tra il 21’ e il 29’, Di Piazza e Mancosu portano sul 2-0 i giallorossi. La B, anche se mancano ancora sette giornate, sembra dietro l’angolo. La Fidelis, bisognosa di punti salvezza, non molla e trova la rimonta grazie ai gol di Tiritiello e Taurino. I fischi dei tifosi giallorossi accompagnano il 2-2 finale. A Catania il passo falso dei salentini non viene accolto con soddisfazione, ma come ennesimo rammarico per l’ennesima occasione sprecata per accorciare le distanze dalla vetta: “Ma quando dobbiamo recuperare punti sul Lecce, pe’ Pammi?”.

La speranza rifiorita tra le…Palme
Il terzo ed ultimo turno di una settimana infuocata, rivelatasi uno stillicidio di emozioni, si gioca proprio nella Domenica delle Palme, con le tre contendenti che finalmente giocano in contemporanea. Catania, Caserta e Rende sono collegate virtualmente dai tifosi (ma anche dagli addetti ai lavori) che seguono con un occhio la squadra amata e con l’altro le avversarie. L’equilibrio dura appena sei minuti, giusto il tempo che serve al trapanese Pagliarulo per sbloccare la gara di Rende. La risposta del Catania non tarda ad arrivare, con Biagianti, Barisic e Mazzarani che macinano la Paganese già dopo i primi 45 minuti di gioco. All’appello manca solo il gol della battistrada giallorossa. In chiusura di prima frazione, da Caserta, arriva il gol tanto atteso da granata e rossazzurri: il Lupo del Salento è in svantaggio, pugnalato dall’ex Turchetta. Nella ripresa, a parte le altre tre reti catanesi che chiudono il set, non succede nulla. Il Lecce cade a Caserta, la classifica cambia forma: a sei giornate dalla conclusione il vantaggio dei pugliesi sulle due siciliane è di appena 4 punti, con l’aggravante di una gara in meno da giocare rispetto alle inseguitrici. La speranza è rifiorita, tra le palme…

...al rinnovato ottimismo dopo il 6-0 alla Paganese 



Sei settimane di passione
Il dado è tratto, adesso può succedere di tutto. Quel primo posto che sembrava ormai irraggiungibile per Trapani e Catania è diventato nuovamente possibile. A sei settimane dalla conclusione ci sono tre squadre strette in quattro punto, con un unico obiettivo: conquistare la Serie B dalla porta d’ingresso. Calendario alla mano, sulla carta, il percorso meno agevole sembrerebbe quello del Catania, atteso dalle trasferte insidiose di Catanzaro e Matera, con l’impegno casalingo contro la Juve Stabia che non appare proprio semplicissimo. Il Trapani, secondo per un’inezia, dato per spacciato qualche tempo fa, sembra avere la strada meno tortuosa, almeno fino al confronto diretto del “Massimino” in programma il 22 di aprile. Il Lecce, lupo provato che si lecca le ferite, ha nella paura di ripetere i crolli vissuti nelle stagioni passate il pericolo maggiore. La verità è che a questo punto della stagione non esistono tabelle o avversari più o meno abbordabili, perché ogni gara può rivelarsi insidiosa e fatale. Si gioca partita per partita, settimana per settimana, senza pensare ai tanti punti persi per strada, provando a non sbagliare nulla e nella speranza di inciampi altrui. Si parte con le sfide del Sabato di Pasqua, aperte alle ore 14:30 dagli impegni casalinghi di Lecce e Trapani, impegnate rispettivamente contro Siracusa e Matera, formazioni d’alta classifica con qualche problemino federale di troppo: gli aretusei hanno beccato in settimana 4 punti di penalizzazione, mentre i lucani potrebbero prenderne anche più del doppio la prossima. Due ore e un quarto più tardi, con i risultati ancora caldi, sarà la volta del Catania, in quel di Catanzaro, contro l'ex Pancaro, a proseguire lungo la strada avviata all’indomani della debacle di Monopoli. Una strada che potrebbe portare lontano dall’inferno della Serie C.