Avellino-Catania: esame irpino

Fabian Rinaudo, guerriero rossazzurro

Fabian Rinaudo, guerriero rossazzurro 

La presentazione della gara tra campani ed etnei. Un match chiave per il futuro dei rossazzurri

Confermarsi nella tana dei lupi…
Sei punti in due partite, otto reti segnate (due incassate) e giudizi negativi che cominciano a lasciar spazio a consensi. Nel giro di quattro giorni si è ribaltato un mondo. Quasi. Perché per dire che il Catania si è svegliato da quel letargo che dura ormai da un anno è ancora troppo presto. Per farlo, bisogna confermare ad Avellino quanto di buono partorito nelle vittoriose gare contro Vicenza ed Entella. Il modo migliore è sempre lo stesso: espugnare lo stadio “Adriano Lombardi-Partenio” – impresa riuscita ai rossazzurri soltanto nel 1999/2000(Precedenti) – e conquistare la terza vittoria in una settimana. Un (piccolo) record che si pone come punto d’inizio verso la lunga scalata a posizioni più tranquille. L’attuale tredicesimo posto a quota 12, a +2 dalla zona retrocessione, non è lusinghiero. Bisogna migliorarlo ulteriormente, continuando a far punti, sudando, sgobbando umili e fieri. Pensar di aver risolto tutti i problemi e di credere di essere la corazzata ipotizzata ad inizio stagione sarebbe, in questo momento, il peggior degli errori. La strada è ancora lunga e ripida, irta di ostacoli e pericoli dietro ogni varco. In tal senso il match contro i Lupi d’Irpinia rappresenta il test ideale per saggiare i progressi dell’Elefante.

A dividere le campani ed etnei appena 5 punti. L’Avellino di Rastelli, infatti, attualmente staziona all’ottavo posto in compagnia di Spezia e Perugia, quest’ultima bloccata in casa dagli irpini proprio nel turno infrasettimanale. Se i biancoverdi sono usciti imbattuti dal “Renato Curi” grande merito va al portiere Alfred Gomis – fratello del “trapanese” Lys (anch’egli portiere) – autore di interventi prodigiosi, con tanto di rigore parato a Taddei. Un punto pesante che fa il paio con quello ottenuto sette giorni or sono in casa con la Virtus Lanciano. Un Avellino che tra le calde mura di casa ha ottenuto ben 11 punti, superando tra le altre Livorno e la capolista Carpi. Campani che, al di là dei punti in palio per migliorare la propria posizione in classifica, proveranno a battere in ogni modo il Catania per dedicare la vittoria al Presidentissimo Antonio Sibilia, scomparso lo scorso 29 ottobre all’età di 93 anni.

Avellino per onorare la memoria di chi non c’è più, Catania per proseguire un cammino iniziato tra i fischi di sabato scorso contro il Vicenza. Fischi tramutati in timidi applausi dopo la “manita” all’Entella. Il “Partenio” dirà se da timidi si passerà a convinti. Passo dopo passo. Step by step. La scalata continua…– 31 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”