Teramo-Catania, ex: Quel rimpianto chiamato Alfredo Donnarumma

Un giovanissimo Alfredo Donnarumma a Torre del Grifo

Un giovanissimo Alfredo Donnarumma a Torre del Grifo 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex passati e presenti

UNO DEI DISASTRI DI PABLO
Una promessa divenuta rimpianto. In questa semplice frase c’è racchiuso un mondo. Un mondo, rossazzurro, quello di Alfredo Donnarumma, bomber campano attualmente in A alla corte del Brescia, lasciato andare con fin troppa leggerezza e superficialità. Un errore, uno dei tanti, commesso dall’allora amministratore delegato dell’Elefante Pablo Cosentino che, nell’estate del 2014, lasciò al Cittadella l’intero cartellino del promettente calciatore. Nato a Torre Annunziata, classe 1990, Donnarumma entrò a far parte del settore giovanile rossazzurro nel 2004 a soli 14 anni. Dopo aver completato tutta la trafila giovanile, Alfredo, nell’estate del 2010, venne prestato al Gubbio nell’allora Prima Divisione, per poi tornare alla ‘base’ con 5 reti in 23 gare nel carniere. Dopo i sei mesi vissuti a Lanciano, dal Gennaio al Giugno 2012, seguì la brillante annata di Como, conclusa con 14 reti in 30 gare. Nel Settembre 2013 il Catania decide di cederlo in comproprietà al Cittadella, in Serie B. L’estate 2014 si rivela al quanto movimentata: prima, i rossazzurri, appena retrocessi in B, decidono di privarsi dell’intero cartellino a beneficio del Cittadella che, a sua volta, decide di cederlo al Pescara. Il cartellino di Donnarumma rimbalza come una biglia impazzita. Agli inizi di Luglio la società biancazzurra lo cede proprio al Teramo, in Lega Pro. In biancorosso Donnarrumma mette a segno 22 reti in 35 gare, conquistando il titolo di capocannoniere e la promozione in B, quest’ultima revocata per lo scandalo legato al calcioscommesse. L’ascesa di Alfredo è però destinata a continuare. Dopo il biennio salernitano, concluso con 18 reti, arrivano i 48 gol fra Empoli e Brescia, due promozioni consecutive in Serie A, il titolo di capocannoniere della scorsa cadetteria con 25 reti e l’esordio (con tanto di gol, al Cagliari) nel massimo campionato italiano. Non male, eh Pablo?

Ciccio Bombagi, rossazzurro nella seconda parte della stagione 2015-16 



PRESENTE: CICCIO BOMBAGI
Setacciando gli organici di Teramo e Catania l’unico ex attuale a venir fuori è Francesco Bombagi, centrocampista dalle spiccate attitudini offensive attualmente in forza alla compagine biancorossa. Sardo di Sassari, classe 1989, Bombagi ha indossato la maglia rossazzurra nella seconda parte della stagione 2015-16, la prima in Serie C dopo la retrocessione d’ufficio generato dallo scandalo “I Treni del Gol”. Dieci presenze e una rete, segnata alla Juve Stabia, nel suo curriculum ai piedi dell’Etna. Salutata la Sicilia, Bombagi ha indossato le maglie di Fondi, Ternana e Pordenone, conquistando con i ramarri neroverdi una storica promozione in cadetteria. Da questa estate al Teramo. Con 5 reti è il calciatore più prolifico a disposizione di mister Bruno Tedino.

Christian Terlizzi, al Teramo nella stagione 2000-01 



MI RITORNI IN MENT…EX
Classica carrellata finale dedicata agli altri doppi ex del passato di Teramo e Catania. Fra i pali figura Fabrizio Grilli, a difesa della porta etnea nella stagione 1991-92. Quartetto in difesa, nel quale spicca la sagoma di Christian Terlizzi (al Teramo nella stagione 2000-01) autore di 73 presenze e 3 reti con la maglia rossazzurra fra il 2007 e il 2011. Sempre nei primissimi anni duemila si collocano Paolo Tarini, a Catania nel 2000-01 senza incidere, ed Alessandro Del Grosso, numero 99 rossazzurro nell’annata 2002-03 in cadetteria. In tempi più recenti troviamo Simone Brugaletta, prodotto del settore giovanile etneo. Altro tris in mediana, con Mattia Biso a svettare su tutti. Per il capelluto metronomo milanese 60 presenze e una rete, fra il 2002 e il 2004, collezionate in quel di Teramo. Nel Gennaio 2006 il suo approdo in rossazzurro, determinante per la promozione in A del Catania di Pasquale Marino. Mediana completata da Alessandro Sturba, al Catania nel 2003-04, e Alessandro Susi, giunto in Sicilia proprio dal Teramo nell’estate del 1992. In attacco, oltre al già citato Donnarumma, spazio ad Angelo Pereni (in rossazzurro fra il 1966 e il 1972, a Teramo come allenatore nel 1979-80), e ad Antonino Belnome, autore con la maglia del Catania di 20 reti in 53 gare fra Eccellenza e CND. Terzetto in panchina con Franco Vannini (al Teramo 1988-89, sulla panchina del Catania nel 1991-92), Gabriele Matricciani (a Teramo come giocatore negli anni settanta, a Catania come vice di Stefano Colantuono nella stagione 2003-04) e l’argentino Aldo Luigi Ammazzalorso, tecnico dell’Elefante nella parte iniziale della stagione 2001-02, in Serie C1, prima dell’esonero scaturito dopo la sconfitta patita a Castel di Sangro.