Camplone: "Con la Reggina prova di forza. Chi è più forte vince"

 

La conferenza alla vigilia di Reggina-Catania, in programma domenica 29 settembre al 'Granillo'

Mister Andrea Camplone ha parlato a Torre del Grifo alla vigilia della sfida del "Granillo" con la Reggina, in programma domenica 29 settembre con calcio d'inizio alle ore 15 e valida per la settima giornata del Girone C della Serie C. Di seguito le parole del tecnico abruzzese:

«La tranquillità non fa parte del nostro mestiere. Siamo ancora all’inizio, ma sicuramente quella di domani è una partita importante, però è una partita che serve per la crescita, non guardo né la classifica né tutto il resto. A me interessa il gioco, l’approccio e quello che riusciamo a creare in un campo difficile ma bello. Noi siamo qui per scrivere la storia, per fare bene e per cercare di vincere il campionato. Fuori casa nelle ultime due trasferte un po’ il gioco è venuto a mancare. Domani c’è bisogno di personalità e della cattiveria giusta. Mi auguro sia una partita giocata a viso aperto.
Alla mia squadra non chiedo la vittoria ma il gioco, perché so che attraverso questo raggiungeremo i risultati. Con la Reggina sarà una partita bella da giocare, è una prova di forza per due squadre che vogliono vincere il campionato.
Il gruppo è compatto, lo spogliatoio crede in quello che fa, poi ogni partita ha una storia a sé. La partita è sentita ma come tutte le altre.
Cercherò di mettere in campo la squadra migliore come sempre. Non mi preoccupa il livello fisico, perché tutti hanno avuto il tempo di recuperare, ma il livello mentale. Rossetti si è allenato a pieno ritmo con la squadra, l’infermeria si sta svuotando. Forse prossima settimana recupereremo Barisic.
Le qualità tecniche di Reggina e Catania sono abbastanza alte, dipende da come si approccia la partita. Domani sarà una prova di forza, chi è più forte vince.
Ieri c’è stata la notizia della partenza di Argurio, da una parte siamo contenti ma dall’altra ci dispiace, perché il direttore sportivo è parte integrante della squadra. Però per lui è un’ottima opportunità, gli faccio tanti in bocca al lupo e spero che possa arrivare il più in alto possibile.
Il fatto di non avere i propri tifosi dietro pesa, e non lo ritengo giusto, ma purtroppo il calcio è questo. Ma non bisogna pensare alle pressioni esterne, sta al giocatore essere bravo a isolarsi.
La squadra deve avere la giusta tensione, la giusta concentrazione e anche un pizzico di paura che ti permette di ricordare le cose che dobbiamo fare. Queste sono le partite più belle della stagione. Oggi ho visto una squadra molto tranquilla e questo mi fa ben sperare.
Contro la Cavese ho detto che ci siamo ritrovati, intendevo a livello di gioco. Nelle ultime due partite fuori casa la squadra era troppo lunga, rubavamo palla ma la consegnavamo subito agli avversari. Mercoledì invece abbiamo avuto delle buone trame di gioco e quella mentalità vista contro la Cavese vorrei vederla anche fuori casa. Se vogliamo diventare grandi dobbiamo fare bene anche fuori casa. Anch’io a volte faccio fatica a capire come mai certe prestazioni in trasferta.
Rizzo lo stiamo recuperando al cento per cento, anche Dall’Oglio è importante ed era un pochino indietro. Non lasciamo nulla a caso, ho diversi giocatori importanti e cercherò di portarli al più presto in forma per poterci dare una mano. Di Molfetta sta facendo abbastanza bene ma io mi aspetto molto di più, da lui come da chiunque. Forse dovrebbe avere un po’ più di concretezza sotto porta, mi piacerebbe vedergli fare gol, è un ragazzo che lavora tanto per la squadra, spero si sblocchi al più presto».