Crisafulli: "Lentini e Milazzo vittorie determinanti, Catania che adrenalina!"

Catania 1994/95: Mimmo Crisafulli è il terzo da sx verso dx tra i calciatori in piedi

Catania 1994/95: Mimmo Crisafulli è il terzo da sx verso dx tra i calciatori in piedi 

In esclusiva per CC.com Domenico 'Mimmo' Crisafulli ricorda il suo periodo rossazzurro. All'interno i gol della stagione nel CND

11 marzo 1995 – 11 marzo 2018
Corsi e ricorsi storici, ci risiamo. Da Napoli (con furore) a Catania, passando per Lentini, rimbalza come un pallone impazzito il pensiero di Giambattista Vico, filosofo partenopeo vissuto a cavallo tra il seicento e il settecento dello scorso millennio. Ebbene sì, signori miei, perché in questo ritorno del Catania all’ “Angelino Nobile” di Lentini – previsto per domenica 11 marzo 2018, alle ore 18:30 – non si può non pensare al nostro caro amico Giambattista. Un vero e proprio ‘prezzemolino’, sempre utile a scrittori e giornalisti, manco fosse lui a (ri)scrivere dall’aldilà storie e… calendari. Correva l’anno 1995, precisamente l’11 di marzo. Il Catania, sprofondato nella selva oscura del dilettantismo, era nel ventre di un tunnel lunghissimo, ancora pieno di avversità e disavventure, e assai lontano dalla luce. Si giocava sempre lì, al Nobile, in quello stadio che tra qualche giorno vedrà nuovamente in campo l’Elefante, a ventitré anni esatti da quell’ultima volta. Giornata uggiosa, la numero ventisei del Campionato Nazionale Dilettanti 1994-95, con il solito folto drappello di tifosi rossazzurri al seguito. Una campionato difficile, fatto di calci e poco calcio, e di una (rin)corsa snervante verso il vertice occupato dal Milazzo, una squadra costruita per vincere. Correva forte la formazione mamertina, così come quel Catania di mister Angelo Busetta, del generoso Vincenzo Del Vecchio, dei siciliani Pasquale Marino e Maurizio Pellegrino (entrambi futuri allenatori del club etneo) e dei catanesi Angelo Sciuto e Domenico Crisafulli. Correva forte Mimmu u catanisi, riccioli biondi e progressione devastante. Saeta rubia con la maglia rossazzurra numero 7 sulle spalle, venuta di corsa dal popolare quartiere San Cristoforo a dar manforte alla squadra della sua città, con assist e gol pesanti, come quello realizzato a Lentini: “Una partita molto, molto, molto difficile – esordisce con limpida memoria Mimmo Crisafulli – Chiudemmo il primo tempo sullo 0-0, ma alla fine riuscimmo a spuntarla proprio con un mio gol. Lo ricordo bene: assist di testa di Angelo Sciuto e tocco vincente sottoporta, vincemmo 1-0 una partita assai complicata. Speriamo che questa coincidenza porti fortuna anche domenica prossima, me lo auguro da catanese, da tifoso e da ex calciatore del Catania”.

1994-95:Tifosi rossazzurri in massa al "Nobile" di Lentini 



LA CAVALCATA DI MILAZZO, LA RETE DEL SORPASSO
Se in pochi ricordavano che l’ultima vittoria catanese all’ “Angelino Nobile” di Lentini porta la firma di Domenico Crisafulli lo stesso non lo si può dire per la rete del 2-1 nello ‘spareggio’ del “Grotta Polifemo”, il gol del sorpasso: “Milazzo fu lo scontro diretto tra le due squadre più forti – prosegue raggiante Crisafulli – noi eravamo un punto indietro rispetto a loro e, considerando che allora la vittoria era ancora premiata con i due punti, avevamo bisogno di conquistare l’intera posta in palio per scavalcarli, anche se giocavamo fuori casa. Il Milazzo aveva una formazione importante, molto forte per la categoria, con giocatori come Ciccio Pannitteri, e con mister Zampollini che era un allenatore di grandissimo livello. Disputammo una grandissima partita. Fui bravo, un po’ fortunato, ad entrare in entrambe le reti che ribaltarono l’iniziale vantaggio dei mamertini: prima procurai il calcio di rigore, trasformato da Maurizio Pellegrino, poi segnai il gol del 2-1, quello della vittoria! Quel successo fu come un sigillo sulla vittoria di quel campionato, anche perché nelle restanti giornate le vincemmo tutte così come il Milazzo.Quindi, se non avessimo vinto al “Grotta Polifemo” sarebbe stato difficile arrivare primi… Alla fine, però, l’abbiamo spuntata noi e penso anche meritatamente”.

DAL GRAVINA AL CATANIA
Catanese verace, classe 1973, nel giro di pochi mesi ha indossato la maglia del Gravina prima e quella del Catania poi, esperienze coronate da una doppia promozione:“Venivo da una grandissima stagione con il Gravina, nella quale realizzai 25 reti, conclusa con la vittoria del campionato di Eccellenza. Iniziai la stagione 1994-95, in CND, ancora tra le fila del Gravina. Disputai appena due partite e poi venni acquistato dal Catania. In panchina c’era Pier Giuseppe Mosti: con lui giocai soltanto una gara, quella in casa contro il Milazzo, prima che venisse esonerato. Al suo posto arrivò mister Angelo Busetta, insieme ad Angelo Sciuto e Pasquale Marino, e si vinse il campionato a Gangi. Qualche anno più tardi, a Messina, ritrovai come allenatore mister Mosti che ancora non riusciva a capacitarsi di quanto successo anni prima a Catania, definendolo ‘un esonero molto strano’...”.

1994-95:Tifosi rossazzurri al "Grotta Polifemo" di Milazzo Foto: CalcioCatania.com 



BUSETTA E MASSIMINO: RICORDI BELLISSIMI
Da Pier Giuseppe Mosti ad Angelo Busetta il passo è breve. Il navigato tecnico palermitano si rivela un maestro dentro e fuori dal campo: “Di mister Angelo Busetta conservo dei ricordi bellissimi. Ancora oggi ci sentiamo spesso, a dimostrazione di un affetto sincero che ci lega da allora. Mi ha insegnato molto sia sotto l’aspetto del calciatore che in quello della vita privata, per me è stato come un secondo padre. È una persona che stimo moltissimo”. Da un Angelo all’altro, il Cavaliere: “Angelo Massimino, il Presidentissimo, mi è rimasto nel cuore. Ricordo le sue battute ogni qualvolta veniva al campo (sorride nostalgico, ndr). Oltre ad essere un presidente era anche un grandissimo tifoso del Catania. Oggi non è facile trovare persone simili nel mondo del calcio”.

PRIMO POSTO? CATANIA NON MOLLARE!
A dieci giornate dalla conclusione della stagione regolare il -7 dal Lecce (salentini con una partita in più) è un divario non indifferente, ma nel calcio può succedere di tutto: “Il Catania, purtroppo, nelle ultime partite ha perso troppi punti importanti. Nessuno si aspettava la sconfitta di Monopoli. Il Catania, però, ha un organico importante che può raggiungere ancora la vetta, anche se al momento il Lecce ha sette punti di vantaggio. In Serie C, talvolta, le partite che sembrano più facili si rivelano invece le più difficili e complicate. Non si deve mai mollare, bisogna provarci fino alla fine perché la Serie C riserva spesso delle sorprese. In questa categoria non c’è niente di scontato, anzi…”.


LA MAGLIA DEL CATANIA, UNA MARCIA IN PIÙ
Ieri Angelo Sciuto-Domenico Crisafulli, oggi Saro Bucolo-Andrea Di Grazia. Una presenza indigena assai marcata, anzi… marca Liotru, nel Catania che fu, che è e che sarà. Ma quanto è difficile essere profeta in patria? “Credo che imporsi nella propria città non sia poi così difficile. Sono dell’idea che per un calciatore sia una fortuna poter giocare nella squadra della sua città. Per me è lo è stato. L’adrenalina che si genera al sottopassaggio del Cibali, prima di giocare la partita, è qualcosa di indescrivibile. Un qualcosa difficile da spiegare a chi non lo ha mai vissuto sulla propria pelle. Giocare a Catania è il massimo”.

Un grintoso Cristiano Lucarelli trascina il catanese Andrea Di Grazia verso la rimonta sulla Sicula Leonzio 



UN’ALTRA VITTORIA, UN ALTRO GOL CATANESE…
Sicula Leonzio-Catania incombe, ormai mancano pochi giorni. Ma come finirà la gara dell’ “Angelino Nobile”? Chissà che non venga decisa da un altro calciatore catanese, così come avvenne ventitré anni fa: “Secondo me vincerà il Catania – sghignazza con convinzione Crisafulli – magari con un gol di Saro Bucolo o di Andrea Di Grazia, perché no. Al di là di chi faccia gol, l’importante è che il Catania vinca a Lentini”.

OGGI FACCIO L’ALLENATORE, ATTENDO UNA CHIAMATA…
Di Domenico Crisafulli, nato a Catania il 3 gennaio del 1973, sappiamo che ha indossato la casacca rossazzurra dal 1994 al 1996, collezionando 44 presenze e 7 reti tra CND, C2 e Coppa Italia. Ma cosa fa oggi? “Da un paio di anni faccio l’allenatore. Vivo a Siracusa, dove gestisco una scuola calcio che si chiama “Sun Club”. Se dovesse arrivare la chiamata di una squadra mi farebbe molto piacere, sono pronto. Quest’anno ho iniziato la stagione a Biancavilla, in Eccellenza, come collaboratore di Gaspare Cacciola, altro ex rossazzurro. A metà gennaio, però, è arrivato inaspettatamente l’esonero, con la squadra seconda in classifica a quattro punti dalla vetta. Adesso, i punti di distacco dal primo posto, occupato dal Città di Messina, sono 9… Non credo sia stata una scelta vincente quella della società, i numeri parlano chiaramente. Davide Baiocco, calciatore che avevamo portato noi a Biancavilla, ha lasciato la squadra per rispetto nei nostri confronti ed è andato via con noi. Ha fatto una scelta che non tutti fanno. Merita rispetto sia come calciatore che come uomo”.

CUORE ROSSAZZURRO
Questa piacevole chiacchierata, fatta di ricordi e sguardi sul futuro, volge al termine, ma non come la voglia di rievocare l'inarrestabile galoppata in terra mamertina che segnò un campionato e un'epoca. Grazie Mimmo, sei stato gentilissimo.
“È stato un piacere. Forza Catania, sempre!”

I 7 GOL DI CRISAFULLI CON LA MAGLIA DEL CATANIA
Catania-Real Catanzaro 2-0 (0:50");
Catania-Gangi 3-1 (1:29"),
Catania-Gioiese 2-0 (2:01");
Ragusa-Catania 1-1 (2:11"),
Leonzio-Catania 0-1 (2:24");
Milazzo-Catania 1-2 (2:42");
Catania-Comiso 5-0 (3:20").

Cercali nel video qui in basso, contenente i gol del Catania nel Campionato Nazionale Dilettanti 1994-95.





Lentini, stadio “Angelino Nobile” 11 marzo 1995

LEONZIO: Rizzo, Carrubba, Alessi, Catania, Giacalone (dal 41’ Osigli), Rio, Insauto, Giordano, Di Pasquale, Mangano, Leonardi (54’ Foti). All: Lino Gurrisi

CATANIA: G.Sciuto (dal 1’ Riccetelli), Sampino, Del Vecchio, A. Sciuto, Giannini (dal 10’ Ardizzone), Drago, Crisafulli, De Rosa, Belnome, Marino, Berenato (dal 66’ M. Pellegrino). All: Busetta

ARBITRO: Cimini di Roma

RETE: Crisafulli al 49’