Paganese-Catania 2-5: le pagelle rossazzurre

L'esultanza di Ripa e Lodi

L'esultanza di Ripa e Lodi 

Le valutazioni riportate dagli etnei nel match coi campani: Bogdan, Lodi e Di Grazia i top dei tre reparti.

PISSERI voto 7: Al 7° evita il vantaggio della Paganese con una pronta respinta sulla conclusione ravvicinata di Talamo. Non riesce a ripetersi al 32° quando la sua opposizione a Piana funge da assist per il gol di Regolanti. Si riscatta nella ripresa quando induce all’errore Scarpa con la propria uscita al minuto 67, per poi salvare ancora sul numero 10 avversario all’81°. Il confronto tra i due si conclude col rigore: la respinta di gamba dell’estremo difensore non impedisce al pallone di entrare in rete.

SEMENZATO voto 6,5: Come un diesel. Nel primo tempo non riesce ad incidere in fase offensiva, ma nella ripresa, quando si aprono gli spazi, avanza che è un piacere.

AYA voto 6,5: Non riesce sempre ad arginare nel migliore dei modi il tandem Regolanti-Cesaretti ed incappa persino nella sciagurata decisione di Sozza, che assegna un rigore per un suo intervento (inesistente) su Scarpa. Ma è bravo a sfruttare con un tempismo da attaccante navigato lo splendido cross di Marchese, realizzando la rete che chiude le ostilità.

BOGDAN voto 8: Non si trovano più parole per descrivere la padronanza sfoggiata da questo lungagnone croato. Giganteggia contro tutti gli avversari che si trova di fronte ed è anche protagonista di recuperi decisivi.

DJORDJEVIC voto 5,5: Gioca con generosità ma pecca spesso di imprecisione, in particolar modo quando deve effettuare dei traversoni in area.
-> MARCHESE voto 7,5: Neanche il tempo di ambientarsi sul terreno di gioco ed entra di prepotenza nell’azione del gol dell’1-2, frutto del proprio bolide a metà tra un tiro e un cross radente, deviato in porta da Ripa. Non pago, con un cross disegnato col contagiri, mette sui piedi di Aya la palla del 2-4 che chiude il match. Nel suo vero ruolo, quello di cursore sinistro, si va sempre più affermando come il miglior uomo assist della squadra.

CACCETTA voto 6,5: Prestazione dai due volti. Nel primo tempo è così compassato che si espone al pressing avversario e rallenta persino le azioni della propria squadra. Nella ripresa alza il baricentro e, soprattutto, va ad aggredire con efficacia i centrocampisti azzurrostellati, guidando qualche ripartenza e guadagnando preziosi falli in mediana, che fanno prendere fiato ai compagni.
-> TEDESCHI SV: Entra a dieci minuti dalla fine e con lui in campo il Catania torna al 3-5-2. Dovrebbe contribuire alla protezione dell’1-3, ma subito dopo il suo ingresso Sozza regala alla Paganese il rigore che riapre la partita. Non deve faticare oltre misura perché a garantire la conquista dei 3 punti ci pensano i compagni in fase offensiva, realizzando i gol che chiudono definitivamente la contesa.

LODI voto 8: Torna in campo dopo una pausa forzata di due settimane. Nel primo tempo si mette in mostra con diversi recuperi palla che consentono ai suoi di ripartire verso la metà campo avversaria. Nella ripresa sale in cattedra e sfodera l’intero repertorio: dribbling, cambi di gioco, aperture illuminanti (come quella che consente a Di Grazia di costruire il gol dell’1-2), persino il ritorno al gol su calcio piazzato (sia punizione che rigore). E come se non bastasse, si alza costantemente in pressing su Carcione. Prestazione perfetta a 360°.

BIAGIANTI voto 6: Dalle sue parti si aggira il cliente più difficile della Paganese, il navigato Scarpa. In alcuni casi riesce a limitarlo, in altri, come a fine primo tempo, ricorre alle maniere dure e si becca un giallo. Per il resto prova a dare un contributo sulla sinistra creando una catena non sempre efficace con Djordjevic e Di Grazia.
-> MAZZARANI voto 6: Entra sull’1-1 e si piazza nel ruolo di mezzala, col compito di aggredire gli spazi. Subito dopo il Catania va in vantaggio e la sua mission cambia. Il numero 32 gioca con diligenza aiutando il centrocampo in fase di interdizione. Dopo l’ingresso di Bucolo, per qualche minuto va a fare l’ala al posto di Di Grazia, per poi tornare definitivamente a metà campo all’80°, quando Lucarelli manda in campo Tedeschi e ripristina il 3-5-2. Si vede poco, ma quello che fa lo fa bene, come quando conquista con furbizia il rigore del definitivo 2-5.

RUSSOTTO voto 6,5: Ci ha abituati ad uno standard così elevato che oggi, in una giornata in cui non riesce a mettere lo zampino in nessuno dei cinque gol realizzati dalla squadra, sembra aver avuto una giornata no. In realtà il numero 7 etneo è un riferimento costante per i centrocampisti e con le proprie scorribande sulla fascia ha sempre creato i presupposti per mettere in difficoltà la difesa avversaria.

CURIALE voto 5: Gli attaccanti si valutano prevalentemente in base alla capacità di saper trasformare le occasioni create dai compagni. A Reggio e contro il Bisceglie era stato implacabile. Oggi, al 43°, su cross perfetto di Di Grazia, non è riuscito a centrare la porta da posizione ottimale.
-> RIPA voto 7: Lo stesso principio adottato per Curiale vale per lui. Un minuto dopo il suo ingresso, da un lato, è fortunato a trovarsi sui piedi il pallone scagliato da Marchese, ma dall’altro è anche bravo a dirigerlo all’interno della porta difesa da Galli. Il gol lo sblocca psicologicamente e va vicino alla doppietta in un altro paio di circostanze, nei minuti successivi.

DI GRAZIA voto 8: Nel primo tempo è il più attivo dei suoi. Un suo tiro, deviato, costringe Galli alla deviazione in angolo all’8°; effettua un paio di cross invitanti, splendido quello per Curiale al 43°; allo stesso tempo non riesce a girare verso la porta un paio di palloni interessanti che capitano dalle sue parti in area di rigore. Nella ripresa pareggia i conti con un meraviglioso gol “alla Del Piero”. Non pago, è lui a propiziare l’1-2, servendo Marchese dopo che Galli aveva appena respinto una sua violenta conclusione.
-> BUCOLO voto 6,5: Entra a venti minuti dalla fine e va a fare la mezzala di contenimento, al fianco di Lodi. Esegue bene le mansioni affidategli da Lucarelli.

All. LUCARELLI voto 8: Effettua una scelta coraggiosa, schierando un 4-3-3 speculare rispetto a quello della Paganese ma caratterizzato dalla presenza di due terzini di spinta ed un regista. Nel primo tempo gli va male, perché i suoi sono poco concreti sotto porta e si fanno sorprendere su palla inattiva. Nella ripresa la squadra offre una reazione da “big”, trovando subito il pari e continuando ad aggredire l’avversario. Il tecnico con un tempismo perfetto opera un triplo cambio ed immediatamente sull’asse Marchese-Ripa il Catania passa in vantaggio. Dopo il gol dell’1-3, prova a chiudersi inserendo Tedeschi e ripristinando il 3-5-2. Anche questa mossa si rivela azzeccata perché, dopo il 2-3 propiziato da un errore arbitrale, i ragazzi in maglia bianca trovano facilmente la quarta e la quinta rete, approfittando dei grandi spazi lasciati dalla Paganese.

PAGANESE voto 6,5: Se coraggioso è Lucarelli, lo è forse ancor di più Favo che nonostante potenzialità tecniche inferiori non rinuncia ad un atteggiamento propositivo per tutta la durata del match e, probabilmente, paga proprio quest’indole fin troppo offensiva, che consente al Catania di colpire con cinismo. Ma tra tutti i limiti tattici in astratto ipotizzabili, questo è di gran lunga il più bello da vedere e la squadra azzurrostellata, con in testa Scarpa (leader dall’età avanzatissima), merita i complimenti.

Arbitro SOZZA voto 4,5: Direzione complessivamente positiva per due/terzi di gara. Poi si spegne la luce. Prima un netto fallo di mani di un giocatore della Paganese non visto, che priva il Catania della possibilità di battere il rigore sul risultato di 1-2. Poi, dopo l’1-3 di Lodi su punizione, un rigore assolutamente inesistente concesso alla Paganese per un “fallo” di Aya su Scarpa. Nel finale, assegna un rigore generoso (ma decisamente più accettabile) al Catania.