Mi ritorni in ment ex: Catania-Foggia

Roberto De Zerbi, ex attaccante rossazzurro, oggi tecnico del Foggia

Roberto De Zerbi, ex attaccante rossazzurro, oggi tecnico del Foggia 

Nuovo appuntamento nel mondo dei 'doppi ex' passati e presenti...

Plasmati vs De Zerbi
In vista della gara tra Catania e Foggia, in programma sabato 21 novembre alle ore 20.30 al "Massimino", fari puntati sui 'doppi ex' del passato e del presente. Due i rappresentanti negli attuali organici, uno per parte. Tra le fila degli etnei l’unico ad aver indossato in passato la casacca rossonera è l’attaccante Gianvito Plasmati. La ‘torre’ materana ha giocato nel Foggia dal giugno 2007 al gennaio 2008, totalizzando 2 reti in 15 presenze prima di passare al Taranto. Di tutt’altro genere l’esperienza rossazzurra di Roberto De Zerbi, attuale allenatore dei satanelli, protagonista dell’ultima promozione in A colta nella stagione 2005/06. Giunto dall’Arezzo, per volontà di mister Marino, insieme a Spinesi e Del Core, “Robertino” da Brescia regalò una gemma sin dall’esordio: sinistro magico su punizione e rete del vantaggio siglata proprio alla squadra della sua città. Trentacinque presenze e 7 reti prima di passare a sorpresa alla corte del Napoli. Alla guida dei rossoneri dalla scorsa stagione.

Pasquale Marino, al Foggia dal 2002 al 2004 



Don Pasquale e le ‘sue’ (mezze) punte
Catania-Foggia è una sfida da 4-3-3. Un modulo assai spregiudicato che in Puglia trova le sue radici negli anni novanta quando alla guida dei satanelli sedeva mister Zeman. Il gioco del boemo, sinonimo di spettacolo e di reti in quantità industriale, è stato fonte d’ispirazione per Pasquale Marino, tecnico e maestro di calcio dell’attuale mister rossonero Robertino De Zerbi. L’allenatore marsalese, prima del ritorno da mister a Catania nel 2005 (dopo l’esperienza da calciatore vissuta tra dal 1994 al 1997 tra CND e C2), ha guidato i satanelli dal 2002 al 2004. Biennio assai fortunato contraddistinto da una promozione in C1, al primo colpo, e da un campionato di metà classifica nella stagione seguente. In quel Foggia tanto ‘futuro’ rossazzurro. Oltre al ‘genio’ di De Zerbi (protagonista di 17 reti in 56 presenze) i gol, ben 35 in 77 incontri, dell’attaccante ‘tascabile’ Umberto Del Core al Foggia dal 2002 al 2004. Marino, De Zerbi e Del Core: pacco unico ‘spedito’ ad Arezzo prima, nell’estate 2004, ed a Catania nella stagione seguente con l’aggiunta di Gionatha Spinesi. Promozione in Puglia, bis in Sicilia con il traguardo Serie A coronato il 28 maggio 2006 proprio con una rete del folletto barese. Nel giugno 2007 il ritorno in rossonero: altre 12 reti in 42 gare prima del definitivo addio nel gennaio 2009. In quel Foggia di Marino presenti i centrocampisti Nicola Mariniello e Umberto Brutto. Per il campano, attualmente in forza alla Turris, oltre 100 presenze con la maglia dei satanelli dal 2000 al 2004. Sparuta comparsa nel Catania 2004-05. Di tutt’altro genere l’apporto di Umberto Brutto. Tre stagioni e mezza in rossazzurro per un totale di 135 presenze e 12 reti, alcune delle quali decisive: la doppietta di Trapani e la rete promozione contro la Juveterranova Gela nella stagione della promozione in C1 1998-99. Al Foggia dal gennaio 2003 al giugno 2004: 43 presenze e 3 reti.

Umberto Del Core, tra i doppi ex più rappresentativi 



Indimenticabili
“Perché indimenticabile ancora sei per me, anche se i giorni passano più duri senza te. Tutte le cose che farò avranno dentro un po' di te, perché lo so dovunque andrai in ogni istante resterai indimenticabile” ( “Indimenticabile” - Antonello Venditti)
Nella speciale sezione degli indimenticabili di questa settimana trovano spazio quattro personaggi di epoche differenti, accomunati dai ricordi bellissimi lasciati in eredità al popolo rossazzurro. Tra il 1963 e il 1965 troviamo Sidney Colônia Cunha Cinesinho, funambolica mezzala brasiliana protagonista nel Catania di Carmelo Di Bella. Cinquantanove presenze e 5 reti prima di passare alla Juventus. Negli anni settanta, precisamente nella stagione 1978-79, l’approdo in Puglia nelle vesti di allenatore: annata negativa conclusa con la retrocessione in C. Negli anni ottanta troviamo una coppia d’oro del calcio catanese: Angelo Crialesi ed Ennio Mastalli. Per l’attaccante romano ben 95 presenze e 16 reti dal 1981 al 1984, con in cima il colpo di testa a volo d’angelo al Como che regalò la promozione in A agli etnei di Gianni Di Marzio. Al Foggia nel campionato 1985-86. Ancor più lunga l’esperienza catanese dell’estroso livornese Ennio Mastalli, in rossazzurro dal 1982 al 1985 per un totale di 84 presenze e 12 reti. Nell’estate 1985 la cessione proprio al Foggia. Dopo l’annata rossonera, conclusa con 31 presenze e 2 reti, e un altro anno a Lecce, nella stagione 1988-89 il ritorno a Catania senza incidere così come fatto in precedenza. Chiusura con il difensore Alessandro Cicchetti, in rossazzurro dal 1996 al 1999. Prima annata da urlo, con 33 presenze su 34, conclusa con l’amara sconfitta di Avellino contro la Turris nella semifinale dei play off di C2. L’annata seguente, la 1997/98, arriva un’altra mazzata: lacerazione dei legamenti del ginocchio e stagione finita. Il riscatto personale, nonché quello di tutta un’intera città, giunge al termine del campionato 1998/99 con l’agognata promozione in Serie C1. Memorabile il cross al bacio di Cicchetti – dopo un’ubriacante veronica – per il perentorio colpo di testa di Roberto Manca nel derby col Messina, match decisivo verso la promozione. In rossonero, senza grandi fortune, nel 2001 in Serie C2.

Alle basi di Zemanlandia
Nel Foggia di Zdeněk Zeman – autentico ‘Luna park’ dispensatore di gol e spettacolo – protagonista in Serie A nei primissimi anni novanta dello secolo scorso figuravano anche quattro giocatori dal passato (per altri futuro) rossazzurro. Il difensore palermitano Tommaso Napoli, al Catania per una brevissima parentesi nel 1988-89, giunse a Foggia proprio nell’anno della promozione in A (1990-91) rimanendo agli ordini del tecnico boemo anche nella stagione seguente in massima serie. Proprio in quell’annata, la 1991-92, nel Catania di Pino Caramanno (doppio ex di cui parleremo più avanti) si misero in luce i difensori Giordano Caini (28 presenze in rossazzurro) e Pier Luigi Nicoli (32 presenze e una rete). Al termine di quella stagione entrambi i difensori passarono proprio al Foggia in massima serie, divenendo perni inamovibili dello scacchiere difensivo di Zemanlandia. In quel Foggia, dal 1992 al 1996, c’era anche l’attaccante Pierpaolo Bresciani, 24 reti e oltre 100 presenze con la maglia dei satanelli. Nel 2000-2001, in Serie C1, l’unica stagione in rossazzurro con 17 presenze, una rete (siglata nella gara d’esordio alla Lodigiani) e un apporto massiccio nella rimonta del Catania di Vincenzo Guerini arenatasi soltanto nella finale play-off del “Celeste” di Messina.

Paolo Bianco, difensore foggiano di nascita 



Trio foggiano
Capitolo a parte per i tre foggiani di nascita vestitisi di rossazzurro nel corso dell’ultimo decennio. Il difensore Paolo Bianco ha indossato la casacca della squadra della sua città dal 1994 al 1999 al Foggia, mettendo insieme 98 presenze e una rete tra B e C1. Più proficua l’esperienza all’ombra dell’Etna, incominciata nell’estate 2004 e conclusa nella bella stagione del 2006 con la promozione in A con mister Marino in panchina, De Zerbi e Del Core in squadra. Via un foggiano, dentro un altro. Nella stessa estate, quella del ritorno in massima serie, ecco Beppe Colucci, foggiano di San Giovanni Rotondo. Centrocampista offensivo (Classe 1980), attualmente svincolato, cresciuto nelle giovanili del Foggia. In prima squadra tra il 1996 e il 1999 (39 presenze e una rete); al Catania dal 2006 al gennaio 2008: 49 presenze e 4 reti, tre delle quali segnate alla Lazio. Chiusura con il difensore Alessandro Potenza, foggiano di San Severo. In rossazzurro dal gennaio 2009 al giugno 2013 per un totale di 61 presenze, una rete (alla Reggina) e cinque salvezze consecutive in massima serie. Al Foggia la scorsa stagione in Lega Pro (26 presenze e una rete).


Alessandro Potenza, in maglia foggiana, contro Corona  



Terzetto in panchina
Oltre al già citato Pasquale Marino trovano spazio in panchina altri tre tecnici. Il più ‘longevo’ è Egizio Rubino, protagonista a Catania con due promozioni, rispettivamente in A nel 1969-70 e in B nel 1974-75 . In mezzo l’esperienza agrodolce pugliese, contraddistinta da una salvezza in massima serie (1965-67) e da una retrocessione in cadetteria nella stagione seguente. Negli anni ottanta troviamo Giovan Battista Fabbri, al Catania senza fortuna nell’amara stagione in Serie A 1983-84; sulla panchina dei satanelli nel campionato 1985-86. Chiusura con il palermitano Giuseppe Caramanno, protagonista in rossonero della promozione in B conseguita al termine della stagione 1988-89. Avara di soddisfazioni l’annata catanese (1991-92, in C1) contraddistinta dalla breve staffetta iniziale con Franco Vannini.

Riccardo Nardini, in rossazzurro contro l'Avellino  



Passato: da Mattolini a Dall’Acqua
In conclusione ecco la ‘solita’ ampia carrellata del passato ordinata per ruolo. L’unico rappresentate tra i pali è Massimo Mattolini: in rossonero nella stagione 1982-83; in rossazzurro nel 1986-87 (conclusa con la retrocessione in C1) per un totale di 6 presenze e 10 reti sul groppone. ‘Manita’ in difesa. Negli anni ottanta trovano spazio in tre: Vincenzo Marino (al Catania nel 1982-83, al Foggia nelle vesti di vice allenatore nel campionato 1995-96), Roberto Pidone (in rossazzurro nel 1984-85, successivamente proprio ai rossoneri per due annate) e Giovanni Colasante, al Foggia dal 1982 al 1985 per un totale di 51 presenze e 2 reti; in rossazzurro sul finale di carriera, biennio 1991-93, per un totale di 35 gettoni e due reti. A cavallo tra gli anni novanta e duemila Alberto Malusci (al Foggia dall’ottobre al giugno 1998 in B, al Catania, sempre in cadetteria, nel 2002-03) e Sasà Monaco: in rossonero nel biennio 1996-98, in rossazzurro dal 2002 al 2004 (46 presenze e 4 reti) e poi successivamente nelle vesti di osservatore. Decisamente più ampia la schiera dei centrocampisti. Due i rappresentanti degli anni sessanta: Franco Carrera, al Foggia 1967-68, al Catania nella stagione seguente (3 reti in16 presenze) e, soprattutto, Giancarlo Magi : rossazzurro dal 1963 al 1965 (71 presenze e 6 reti) ceduto proprio al Foggia dove, tuttavia, non trovò la stessa fortuna avuta in precedenza. Negli anni ottanta troviamo Piero Braglia (65 presenze e 5 reti nel Catania dal 1985 al 1987, al Foggia nelle vesti di allenatore nella stagione 1999-2000) e il talentuosoBeppe Scienza, giunto a Catania nel 1988 proprio dal Foggia (33 presenze e 4 reti in rossonero) mise insieme in due stagioni 57 presenze e 4 reti in terza serie, mantenendo in campo degli standard assai elevati che fecero da trampolino di lancio per una carriera vissuta tra B e A. Negli anni novanta troviamo Davide Faieta (al Catania dal 1996 al 1999 per un totale di 53 presenze e 4 reti in C2, al Foggia nei primi sei mesi del 2004 in C1) e il mediano palermitano Pietro Tarantino, rossazzurro nella sola stagione 1998-99 (31 presenze e 3 reti) e perno della squadra allenata da Piero Cucchi che conquistò la promozione in C1. Al Foggia nel 2000-01. Due presenze negli anni duemila Luca Amoruso: prodotto del vivaio foggiano (debutto in Serie A, nella stagione 1993-94, proprio con la maglia rossonera), rossazzurro dal gennaio al giugno 2002 per un totale di 9 presenze e una rete, quella siglata al Taranto nella gara di campionato vinta per 3-0. Poca gloria con entrambe le casacche per Riccardo Nardini: al Foggia dal gennaio al giugno 2005, al Catania dal 2005 al 2007 per un totale di 6 presenze in A, due prestiti semestrali a Reggina e Modena e una rete (al Pisa nel giorno del debutto) siglata in Coppa Italia. Passando agli attaccanti i più remoti sono Giovanni Calvani (al Foggia nel 1946-47, al Catania nella stagione successiva), Fabrizio Bartolini (anni cinquanta) e Manlio Compagno: in rossazzurro nella stagione 1959-60 nella quale contribuì alla promozione in A con 4 reti in 24 presenze; nella stagione successiva il passaggio in Puglia (2 reti in 29 gare). Chiusura con due presenze ‘anonime’: Emiliano Testini (3 gettoni nel Foggia 1998-99; al Catania senza incidere nel campionato 2000-01 in C1) e Stefano Dall’Acqua, giunto sotto l’Etna nel gennaio 2006 come ‘vice’ Spinesi mise insieme appena 7 presenze senza realizzare alcuna rete; in Puglia nella stagione seguente senza incidere.