Juve Stabia-Catania, ex: quanti rossazzurri tra le vespe

Ciro Polito, ex rossazzurro, attuale portiere stabiese

Ciro Polito, ex rossazzurro, attuale portiere stabiese  

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex passati ed attuali...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti. Una miscela esplosiva di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri ed emozioni sopite dentro il cassetto dei ricordi da stadio. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Presente: 5 a 3 per le vespe
In vista della gara tra Juve Stabia e Catania, in programma domenica primo novembre alle ore 17.30 allo stadio "Romeo Menti" di Castellammare di Stabia, fari puntati sui 'doppi ex' passati e presenti. Questa settimana presenza piuttosto massiccia in entrambi gli organici: Ciro Polito, Fabio Caserta, Francesco Nicastro, Luigi Carillo e Daniele Liotti tra i gialloblu; Pippo Pancaro, Loris Bacchetti ed Elio Calderini tra i rossazzurri.

Ciro Polito, secondo del ‘Panta’
Rossazzurro dal giugno 2004 al gennaio 2009, con un’esperienza semestrale al Pescara (dal gennaio al giugno 2007), Ciro Polito per buona parte della sua esperienza catanese ha indossato gli ‘scomodi’ panni del ‘secondo’ di Armando Pantanelli. Ruolo non facile, difficile da interpretare e, soprattutto, da ‘digerire’. Nell’unica presenza nella stagione della promozione Ciro Polito, però, è riuscito a farsi trovare pronto, con interventi prodigiosi che salvarono l’1-0 etneo in quel di Pescara. Andati via Pantanelli e Marino il portiere napoletano, con Silvio Baldini in panchina, riuscì a vincere la concorrenza di Bizzarri trovando spazio come titolare in serie A nella stagione 2007-08: 31 presenze (35 reti incassate) prima di esser rispedito in panchina da Walter Zenga. In totale Ciro Polito, a difesa della porta rossazzurra, ha totalizzato 40 presenze (tre delle quali in Coppa Italia) subendo 41 reti (3 in Coppa Italia). Dal 20 ottobre, dopo un paio di mesi di ‘rodaggio’, a difesa della porta della Juve Stabia. Titolare nella vittoriosa trasferta di Agrigento.

Fabio Caserta: da gregario a titolare
Giunto a Catania nell’estate 2004, pescato dall’Igea Virtus in C2 da Pietro Lo Monaco, Fabio Caserta, centrocampista calabrese di Melito di Porto Salvo, ha vissuto in rossazzurro le stagioni migliori. Da gregario a titolare inamovibile: un percorso di crescita partito dalla serie inferiori fino all’apice della massima serie. Con la casacca del Catania 103 presenze tra A e B condite da diversi assist e 13 reti: 2 il primo anno in B, 5 nella stagione successiva (quella della promozione in A) e ben 6 al debutto in Serie A. Un’escalation (quasi) inarrestabile arenatasi nell’estate 2007, con il discusso e tumultuoso passaggio al Palermo per il ‘salto di qualità’. Stagione poco fortunata in rosanero con appena una rete siglata proprio nel derby col Catania al “Massimino”. Alla Juve Stabia dal gennaio 2012. Nel corso di questa stagione ha collezionato due presenze, l’ultima delle quali (appena dieci minuti scarsi) contro la Casertana.

Luigi Carillo: una presenza in rossazzurro
Il difensore mancino Luigi Carillo, stabiese classe 1996, ha iniziato il proprio percorso da calciatore proprio nel vivaio gialloblu, esordendo, tra l’latro, in Serie B nel maggio 2014 all’età di 16 anni e 9 mesi. Nell’estate successiva il passaggio alla Primavera degli etnei. In rossazzurro appena 1 presenza in cadetteria: una decina di minuti contro lo Spezia nella debacle degli etnei in Liguria (3-0 per i bianconeri) con mister Sannino in Panca. Nel corso di questa estate il ritorno alla ‘casa madre’ stabiese.

Daniele Liotti : rossazzurro giovanile
Altro difensore è Daniele Liotti, classe 1994, nelle giovanili del Catania nella stagione 2011-12. A Castellammare di Stabia da due stagioni: titolare nel corso dell’ultima gara contro l’Akragas.

Francesco Nicastro: un nisseno in rossazzurro
Stesso discorso per l’attaccante Francesco Nicastro, nisseno di Campofranco (classe 1991), prodotto del settore giovanile rossazzurro senza mai esordire in prima squadra. Alla Juve Stabia da due stagioni. Pur non avendo mai giocato col Catania non si può non menzionare l’altro attaccante stabiese Pietro Arcidiacono, nato proprio nella città etnea nel 1988. In gialloblu da questa estate.

Pippo Pancaro, ex tecnico stabiese  



Pippo Pancaro: l’ex più atteso
A quasi otto mesi di distanza – era il 13 marzo 2015, giorno dell’esonero dalla panchina delle vespe – Pippo Pancaro ritorna al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia. Esperienza agrodolce, quella dell’attuale tecnico rossazzurro, contraddistinta da un exploit di 15 risultati utili consecutivi nella prima parte di stagione che valesero il prepotente inserimento in zona play off. Il magic moment si interrompe quando Pancaro decide di passare dal 4-4-2 (modulo adatto alle caratteristiche dell’organico) al preferito 4-3-3: i risultati non arrivano e il tecnico silano ne fa le spese, lasciando la Juve Stabia al terzo posto ma, allo stesso tempo, distante dalle fuggitive Salernitana e Benevento.

Loris Bacchetti, poca gloria tra le vespe
Altro ex stabiese abbastanza ‘fresco’ è il difensore Loris Bacchetti, in gialloblu per appena sei mesi nel corso della scorsa stagione con mister Pancaro in panchina. Soltanto cinque presenze prima del passaggio all’Ancona nel mercato di riparazione di gennaio.

Elio Calderini, ‘vespa’ di passaggio
Ancor meno proficua l’esperienza gialloblu di Elio Calderini. Per l’attaccante rossazzurro, nativo di Città di Castello, appena due gettoni dal gennaio al giugno 2007, con esordio in terza a serie ad appena diciassette anni.

Indimenticabili
Altrettanto folta la sezione dedicata ai ‘doppi ex’ indimenticabili. Il più lontano dai giorni nostri è l’attaccante Adelchi Malaman. Alla Juve Stabia in due riprese (dal 1970 al 1972 e nel 1977-78) per un totale di 97 presenze e 12 reti e una promozione in C conseguita al termine della stagione 1970-71. In mezzo a tanto gialloblu la lunga parentesi catanese: 147 presenze e 19 reti dal 1972 al 1978 con la ciliegina della promozione in B conquistata nella stagione 1974-75. Venticinque anni più tardi troviamo il trio della C2, composto da Francesco Bifera, Gennaro Monaco e Umberto Brutto, con mister Piero Cucchi in panchina. Una sola stagione in rossazzurro, ma estremamente positiva, quella vissuta da Francesco ‘Ciccio’ Bifera: 33 presenze (18 reti incassate) e un apporto determinante per la promozione in C1 con Piero Cucchi in panchina. In precedenza il biennio di Castellammare di Stabia 1996-98 in C1 per un totale di 63 presenze e 41 reti incassate. Stesso discorso per il difensore Gennaro Monaco, già incontrato contro Ischia e Casertana. A Castellammare di Stabia nel biennio 1996-98 per un totale di 65 presenze e 2 reti prima di ‘sbarcare’ in Sicilia col portiere di Taormina. In totale in rossazzurro Gennaro Monaco ha collezionato 60 presenze, 2 reti (contro Sora e L’Aquila) tra C2, C1 e Serie B e due promozioni (una in C1 nel 1999 e una in B nel 2002). Un score di rilievo per un calciatore, un uomo, che si è innamorato perdutamente del Catania e di Catania. Più Catania che Juve Stabia per Umberto Brutto. Tre stagioni e mezza in rossazzurro per un totale di 135 presenze e 12 reti, alcune delle quali decisive: la doppietta di Trapani e la rete promozione contro la Juveterranova Gela nella stagione della promozione in C1 1998-99. Sei mesi in gialloblu dal gennaio al giugno 2006: 13 presenze e una rete in C1. Altro portiere indimenticabile è Gennaro Iezzo, nativo proprio di Castellammare di Stabia, cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città. Al Catania dal 1999 al gennaio 2003 per un totale di 103 presenze e 89 reti al passivo. Stagioni importanti, con giornate di gloria alternate a momenti di appannamento, e un posto da titolare conquistato ogni stagione a spallate: Artich, Zancopè, Sansonetti i ‘dodicesimi’ messi in riga dall’estremo difensore stabiese. Chiusura con due bomber che hanno lasciato un ottimo ricordo sia in gialloblu che in rossazzurro. Alessandro Ambrosi e Giorgio Corona. Sbarcato a Catania nel gennaio del 2001 Ambrosi contribuisce alla fantastica rimonta degli etnei di mister Guerini arenatasi soltanto nella finale di play-off di Messina. Dodici reti in 20 presenze per il bomber di Fiuggi, tra i più prolifici della storia rossazzurra. Altrettanto importante l’esperienza con la casacca della Juve Stabia nel biennio 2004-06: 21 reti in 42 presenze. L’attuale bomber dello Scordia, invece, ha indossato la casacca etnea nella stagione 2006-07, in Serie A. Esordio col botto per Corona, con la straordinaria staffilata al volo che ‘incenerisce’ il portiere cagliaritano Chimenti e che regala la vittoria ai rossazzurri nella gara di ritorno in massima serie. Conclude la stagione con 7 reti 32 gare prima di esser ceduto al Mantova in Serie B. Memorabile la stagione con la casacca gialloblu: 13 reti in 31 presenze nel torneo 2010-11 concluso con la promozione in B al termine dei play off contro l’Atletico Roma.

Maurizio Costantini, doppio ex in panchina  



Panchina: da Mazzetti a Costantini
Oltre a Pippo Pancaro tra i ‘doppi ex’ della panchina trovano spazio questa settimana anche altri personaggi dalle fortune alterne. Il più lontano dai giorni nostri è il “buon” Guido Mazzetti: calciatore stabiese nel 1937-38 (ruolo centrocampista), allenatore rossazzurro a più riprese. Tante riprese, tantissime: 22 panchine nella stagione 1973/74 prima dell’esonero; onta della retrocessione cancellata dalla salvezza in cadetteria conquistata nel 1975/76 quando subentrò a Rubino a quattordici giornate dal termine. Dopo una parentesi nella sua Livorno ecco la terza parentesi etnea: stagione 1977/78, Serie C1: ancora un arrivo in corsa concluso con l’amara sconfitta nello spareggio di Catanzaro contro la Nocerina. Il quarto capitolo, quello più lungo, nel biennio 1980/82, dove riveste la carica di direttore tecnico ed allenatore, facendo da ‘precursore’ a Gianni Di Marzio (tecnico stabiese nel 1972-73, al Catania dal 1982 al 1984 con fortune alterne). Infine, il duetto con Antonio Colomban nel campionato cadetto 1985/86. Tra gli anni settanta e ottanta troviamo Pietro ‘Rino’ Santin: tecnico della Juve Stabia nella stagione 1971-72, con tanto di promozione dalla D alla C; al Catania per una dozzina di partita nella stagione 1987-88 tra la gestione Osvaldo Jaconi e Bruno Pace. Negli anni novanta troviamo Pierino Cucchi, protagonista sia in gialloblu che in rossazzurro con due promozioni dalla C2 alla C1 conseguite rispettivamente nel 1992-93 e nella stagione 1998-99. Di tutt’altro genere lo score di Maurizio Costantini, gentleman della panchina poco fortunato. Al Catania nella prima parte della stagione 2004-05 (undici giornate prima di lasciar posto a Nedo Sonetti); alla Juve Stabia in due riprese: nella seconda parte del campionato 2007-08, concluso con la salvezza in C1, e l’andirivieni nella stagione successiva con l’amara retrocessione finale dopo i play-out con il Lanciano.

Il 'doppio ex' Souleymane Doukara, attualmente al Leeds  



Passato: da Bellini a Mezavilla
Altra ampia panoramica dedicata agli ex del passato con altri 15 personaggi. Il più distante dai nostri giorni è Enzo Bellini : a Catania nelle vesti di calciatore prima (1937-40) e tecnico poi (1955-56); stesso discorso a Castellammare, prima da calciatore (1948-50) e poi allenatore (1956-57). Tra gli anni settanta e ottanta troviamo Pasquale Casale: calciatore rossazzurro dal 1979 al 1981. Con il Catania 65 presenze, 4 reti e la promozione in Serie B del 1979-80 ottenuta da protagonista con 28 gettoni e 2 reti. A Castellammare di Stabia nelle vesti di allenatore nella stagione 1997-98 in Serie C1. Citazione particolare per Antonio Crusco, centrocampista anni ottanta. Alla Juve Stabia nel campionato 1979-80 (30 presenze e 5 reti), al Catania nella memorabile stagione 1982-83 conclusa con 35 presenze, 2 reti e la promozione in massima serie al termine degli spareggi romani contro Cremonese e Como. Qualche anno più tardi ecco Piero Braglia: centrocampista rossazzurro tra il 1985 e il 1987. Alla Juve Stabia come allenatore dal 2010 al 2014. Periodo brillante con la conquista della promozione in B nel 2011 dopo quasi sessant’anni di attesa. Compagno di squadra in rossazzurro il difensore Marco De Simone, anch’egli al Catania dal 1985 al 1987 per un totale di 68 presenze; successivamente alla Juve Stabia nel biennio 1993-95. Oltre a Polito, Iezzo e Bifera trova spazio tra i portieri anche Patrizio Fimiani, estremo portiere dei rossazzurri dal 1995 al 1997. Esperienza lampo a Castellammare di Stabia: una sola presenza (con ben quattro reti nel groppone) nel 2000. Tanta roba negli anni duemila. Il centrocampista offensivo Marco Capparella: 14 presenze e una rete (al Messina) nel Catania 2000-01; due anni a Castellammare di Stabia per un totale di 11 reti in 41 incontri. Il centrocampista di ‘sostanza’ Gael Genevier: al Catania dal gennaio al giugno 2004 (appena 8 gettoni in B); in Campania nel corso del 2012-13 (2 reti in 19 presenze). Compagni in rossazzurro, con mister Costantini in panchina, il difensore Nicola Mariniello(12 presenze in rossazzurro nella prima parte di campionato 2004-05; in gialloblu nel 2006-07) e l’attaccante Salvatore Bruno (al Catania nella prima parte della stagione 2004-05 (2 reti in 16 presenze), alla Juve Stabia nel 2012-13). Il centrocampista brasiliano Adriano Sartorio Mezavilla: al Catania dal gennaio al giugno 2005 (appena 6 presenze); autentica bandiera ‘moderna’ della Juve Stabia con 103 presenze, 10 reti e una promozione in B dal 2010 al 2014. Poca gloria, con entrambe le maglie, per l’attaccante Stefano Dall’Acqua: appena sei presenze in rossazzurro dal gennaio al giugno 2006, 11 gettoni nei sei mesi stabiesei nella prima parte della stagione 2009-10. Chiusura col difensore Cristiano Biraghi (in gialloblu nella stagione 2011-12, in rossazzurro nell’amaro campionato 2013-14 concluso con la retrocessione in B) e con l’attaccante franco-senegalese Souleymane Doukara: al Catania senza incidere dal 2012 al 2014 (13 presenze senza reti) prima di essere ceduto in prestito proprio alla Juve Stabia: 6 reti in 21 presenze nel torneo cadetto 2013-14.