4 Novembre 1993: 'Il Catania è vivo, evviva il Catania!'

Uno spicchio dei 10.000 rossazzurri presenti quella notte al 'Cibali'

Uno spicchio dei 10.000 rossazzurri presenti quella notte al 'Cibali' 

Ventisette anni fa l'esordio ufficiale del Catania in Eccellenza. Una data storica, impossibile da dimenticare

“Il Catania è vivo, evviva il Catania!“
È il virgolettato di un popolo intero. È il virgolettato del Popolo Rossazzurro. È il virgolettato di 10.000 folli innamorati che nella notte del 4 Novembre 1993 scrissero la storia. Quella di un record difficilmente eguagliabile, perché mai tale moltitudine aveva invaso uno stadio di Eccellenza prima di allora.

Uno stadio, il vecchio “Cibali”, che di Eccellenza non aveva nulla. Era finito lì, tra polvere e rasoi taglienti, per le bizze del Palazzo. Lì, nel profondo inferno, dove le stelle son così distanti che neanche il sommo Alighieri riuscirebbe ad immaginarle. Era sprofondato lì, il Catania 1946, matricola federale 11700. Era sprofondato lì, in compagnia di Rosolini, Nuova Plutia e Viagrande. E ancora. In compagnia di Villafranca, Aci Sant’Antonio e Riposto. E ancora. In compagnia di Gravina, Caltagirone e Taormina. E ancora. In compagnia di Misterbianco, Pachino e Sant’Agata di Militello. E ancora. In compagnia di Lipari, Juventina Gela e…

Ne mancano due, lasciate per ultime e non per caso. Fra Libertas Palestro e Paternò c’è in mezzo tutto un mondo di emozioni, lacrime e speranze. Trenta giorni per urlare al mondo del pallone che “Il Catania è vivo, evviva il Catania!”. Dalla partita fantasma del 3 ottobre, all’esordio nel campionato di Eccellenza Sicula, allora il secondo livello del dilettantismo. Lì, nel profondo inferno, si può mai sperare di riveder le stelle? Sarebbe bastato chiudere quel capitolo dall’intreccio troppo ingarbugliato, lasciando al proprio destino il “46” e il suo indomito Cavaliere.

Sarebbe stato più facile dare credito a quel Catania 1993, iscritto al Campionato Nazionale Dilettanti – il primo livello del dilettantismo – o, semplicemente, aspettare l’estate 1994 e seguire in massa l’Atletico di Franco Proto, quello dai colori cangianti, catapultato in Serie C1 a discapito della Leonzio. Sarebbe stato facile ed immediato, così come accaduto in città non poi così distanti. Sarebbe stato facile, ma non a Catania.

E quel 4 novembre di ventisette anni fa le bandiere rossazzurre, quelle del VERO Catania, quello del 1946, ritornarono a sventolare anche in una competizione ufficiale. E poco importa se si trattava di Eccellenza Sicula, se si dovettero versare ancora lacrime e sangue. Quell’Elefante, nato il 24 settembre in Via Costarelli 8, riuscì a risalire dall’angolo più remoto dell’inferno ed a riveder le stelle.

Le stelle, lucenti e lontane, intraviste già in quella notte di “prima” Eccellenza, anche dopo quello 0-0 con il Paternò. Basta chiedere a uno di quei 10.000 folli innamorati, presenti lì. Al vecchio Cibali. “Il Catania 46 era ancora vivo e lo è ancora. Evviva il Catania!”


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Pubblicato da Calciocatania.com su Martedì 3 novembre 2020