28 maggio 2006

Festeggiamenti a Piazza Duomo - Ph. Antonio Benanti

Festeggiamenti a Piazza Duomo - Ph. Antonio Benanti 

Nono anniversario dell'ultima promozione in serie A del Catania... Il tutto nel ricordo di Gennarino Pulvirenti.

Nel ricordo di Gennarino
Catania, 28 Maggio 2006. Giornata di grande gioia ed entusiasmo ma, anche, di dolore. Dolore per i familiari e per gli amici di Gennaro Pulvirenti scomparso proprio quel pomeriggio di nove anni fa. “Gennarino svegliati il nostro sogno si avvera!”: così la Curva Nord, bardata a festa, sosteneva a distanza chi lottava per una partita ancor più grande. Quella per la vita. Il nostro sogno, quello di una città intera, si è avverò proprio quel giorno, ma Gennarino non si risvegliò. Nonostante la sua prematura scomparsa, però, continua ad esser sempre presente nei cuori di tutti i tifosi rossazzurri, in ogni coro del “Massimino” ed ogni vittoria del Catania è a lui dedicata. A lui, ed a tutti i tifosi etnei che non ci sono più. Gennarino sempre presente.

L’Alba della serie A
In uno stadio “Angelo Massimino” interamente bardato di rossazzurro, strapieno in ogni ordine di posto, il Catania di Pasquale Marino affronta l’Albinoleffe dell’ex tecnico granata Emiliano Mondonico con un unico obiettivo: la vittoria. Catania contro Mondonico, ancora una volta. Ventitré anni dopo da quel Catania-Cremonese all’ “Olimpico” di Roma, quando il tecnico bergamasco sedeva sulla panchina grigiorossa. ”Appena siamo entrati in campo, abbiamo capito che il verdetto era già segnato. Non giocavamo contro il Catania, ma contro un'intera città”. Pensieri e parole, del “Mondo”, pronunciate sotto il cielo romano e ritornate nuovamente nitide ed attuali anche in quel caldo pomeriggio catanese di nove anni or sono.
Vincere per vanificare l’ultimo disperato attacco del Torino, a due punti dagli etnei, e per coronare quel sogno atteso da quasi un quarto di secolo. Quel ritorno in serie A dopo anni difficili, vissuti tra la polvere dei campi dilettantistici, tra mille angherie del ‘Palazzo’, soprusi e perdite importanti. Anni duri e bui a masticar terra ed amarezza. Un cammino lento, lungo e tortuoso coronato da quell’Alba tanto attesa. L’Alba del 28 maggio 2006. L’Alba della serie A. Serve una vittoria. Ed una vittoria arriva.

Dopo un quarto d’ora Gionatha Spinesi, il “Gabbiano”, insacca di testa un preciso traversone di Davide Baiocco. Uno a zero per il Catania, lo stadio esplode. In chiusura di primo tempo, però, ecco la doccia fredda. Cross di Iacopino (un ex) per il seriano Nello Russo che insacca la rete del pareggio mandando, temporaneamente, il Torino in serie A. Ma c’è troppo calore il 28 maggio 2006 al “Massimino”. Un calore che nessuna doccia fredda è capace di raffreddare. Dopo sette minuti dall’inizio della ripresa il neo entrato Umberto Del Core, l’uomo della provvidenza, insacca in rete il pallone della storia. Palla in rete, maglia numero 11 sfilata di colpo e corsa liberatoria ad urlar la gioia, con Pietro Lo Monaco alle ‘calcagne’ a ricordar che ancora la partita non è finita. C’è tutto un tempo da giocare, ma la voglia di esultare non può aspettare ancora altro tempo. Quattro minuti di recupero, lenti ed interminabili, con il Presidente Nino Pulvirenti abbracciato ad Orazio Russo. C’è da soffrire, come sempre del resto. Perché la sofferenza è nel DNA del Calcio Catania 1946. Il fischio di Farina arriva e la sofferenza lascia spazio ad una valanga di gioia irrefrenabile. Il cielo è rossazzurro sull’Etna! Il Catania è in serie A!



Il tabellino del match:

Catania-Albinoleffe 2-1

Catania: (4-3-3): Pantanelli, Silvestri, Sottil, Bianco, Marchese (84’Sabato), Baiocco, Biso, Caserta (91’Brevi), O. Russo (46’Del Core), Spinesi, Mascara. All: Pasquale Marino

Albinoleffe (4-4-2): Ginestra, Garlini, Minelli, Sonzogni, Regonesi, Iacopino, Belinghieri, (70’Previtali), Poloni, Colombo (64’ Testini), Bonazzi (56’ Salgado), N. Russo. All: Emiliano Mondonico

Arbitro: Farina di Novi Ligure

Reti: 15’ Spinesi, 40’ N. Russo, 53’ Del Core.