Lo Monaco lascia il Calcio Catania

 

Nella conferenza stampa odierna Pietro Lo Monaco ha conferamato le 'voci' che circolavano a Torre del Grifo da qualche mese: dimissioni presentate tre mesi fa ed addio ufficiale il prossimo 30 giugno.

La fine di un ciclo, l'inizio di un altro
Era nell’aria ormai da qualche tempo. Le strade di Pietro Lo Monaco e del Calcio Catania 1946 si separeranno definitivamente il prossimo 30 giugno. Finisce così, dopo otto stagioni (due in serie B, sei in serie A), il lavoro di Amministratore Delegato della società rossazzurra. Anni esaltanti e pieni di soddisfazioni, impreziositi da una promozione dalla B alla A (28 maggio 2006), sei salvezze di fila (compresa quella della stagione attuale) e la costruzione del tanto desiderato centro sportivo. L'addio di Pietro Lo Monaco rappresenta la conclusione di un ciclo vincente ma, allo stesso tempo, apre le porte ad un futuro che partirà da delle basi solide. Bassi che poggeranno sulle fondamenta di Torre del Grifo, sulla passione e sulla competenza del Presidente Pulvirenti e sulle qualità ed abilità del nuovo Amministratore Delegato. Una figura che verrà comunicata, con molta probabilità, al termine della stagione. Queste le principali dichiarazioni dell’ormai ex Amministratore Delegato rossazzurro Pietro Lo Monaco estrapolate dalla conferenza stampa odierna svolta a Torre del Grifo:

“Già da qualche tempo avevo manifestato alla società il desiderio di mettermi da parte. Avrei presentato le dimissioni il 30 giugno ma non alcun problema ad anticipare i motivi di questa mia scelta. Ho deciso di rimanere fino al termine della stagione per garantire il futuro del Calcio Catania, nonostante sia stanco che al mio gettare sangue si contrapponga il pettegolezzo. In questi anni abbiamo creato un’azienda forte, un impero da 45 milioni di euro di utili, basandoci su concetti chiari e quel cerco adesso è soltanto un po’ di rispetto per tutto il lavoro svolto. In passato ho sempre detto che quando sarei andato via avrei lasciato i Catania in un modo tale che neanche un pazzo sarebbe riuscito a farlo fallire. Sono convinto che il Catania sarà in buonissime mani. Il presidente del Catania è un fenomeno: è l’unico presidente che riesce a guadagnare soldi senza far niente. Sono sicuro che continuerà a fare le cose giuste anche in futuro. Però, ha detto delle cose non vere, come quella che lui mi ha fatto entrare nel mondo calcio che conta ad Acireale quando io già avevo avuto esperienze al nord (Udinese e Brescia, ndr). Vi prego a mettere un punto: non c’è più alcun motivo per remarci sopra. Spero di esser stato chiaro. Per quanto riguarda il mio futuro ad oggi non c’è nulla di concreto. Ho deciso di rimanere fino al 30 giugno per rendere meno traumatico il passaggio di consegne. Inoltre, ho già bloccato più di un giocatore per la prossima stagione rossazzurra”.